Patrimonio UNESCO in Marocco: Quali sono e Cosa vedere

Il patrimonio UNESCO Marocco vanta ben 9 siti riconosciuti, posizionando questo affascinante paese tra le nazioni africane con il maggior numero di meraviglie storiche e architettoniche celebrate a livello mondiale. Questo straordinario riconoscimento testimonia la ricchezza culturale di un territorio dove storia millenaria e tradizioni viventi si intrecciano armoniosamente.


Dal 28 ottobre 1975, quando il Marocco ha accettato la Convenzione UNESCO, il paese ha dimostrato un costante impegno nella preservazione del proprio patrimonio. Infatti, la prima città patrimonio UNESCO Marocco è stata Fes, inserita nella lista nel 1981 e riconosciuta per la sua antichissima medina e per ospitare la più antica università del mondo. A questa hanno fatto seguito altre città emblematiche come Marrakech, con la sua vivace piazza Jemaa el Fna, e Meknes, conosciuta come la "città dei cento minareti".


In questo viaggio attraverso i tesori UNESCO del Marocco, scopriremo medine storiche dove il tempo sembra essersi fermato, imponenti fortificazioni che si estendono per chilometri, antiche rovine romane e città costiere che raccontano storie di incontri tra culture diverse. Ogni sito rappresenta un capitolo unico nella straordinaria narrazione di questo paese nordafricano, dove le influenze berbere, arabe, andaluse ed europee hanno creato un mosaico culturale di incomparabile bellezza.

 

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Indice dei contenuti:

Le medine storiche del Marocco

Le medine storiche rappresentano l'anima autentica del patrimonio UNESCO Marocco, raccontando secoli di storia attraverso le loro strade labirintiche e l'architettura mozzafiato. Queste città antiche testimoniano l'incredibile fusione di stili e influenze che hanno plasmato l'identità culturale marocchina.


Fes: cuore spirituale e culturale


Fondata nel IX secolo, Fes è stata la prima città marocchina ad essere iscritta come patrimonio UNESCO nel 1981. La sua medina, Fes el Bali, rappresenta un eccezionale esempio di città medievale, con stretti vicoli e piazze vivaci che formano un patrimonio architettonico unico. Al suo interno si trova l'Università Al-Qarawiyyin, fondata nell'859 d.C., riconosciuta come la più antica istituzione educativa ancora attiva al mondo. Durante l'epoca dei Merinidi (XIII-XV secolo), Fes raggiunse il suo massimo splendore, quando furono edificate sette madrase, tra i migliori esempi dell'architettura marocchina.


Marrakech: capitale degli Almoravidi


Marrakech, fondata tra il 1070 e il 1072 dagli Almoravidi, è stata dichiarata patrimonio UNESCO nel 1985. Per lungo tempo ha rappresentato un importante centro politico, economico e culturale del mondo musulmano occidentale. La città deve il soprannome di "città rossa" alle sue mura, costruite da Ali ibn Yusuf nel 1122-1123, e ai numerosi edifici in arenaria rossa. Sotto gli Almohadi, Marrakech divenne capitale del loro impero, con monumenti impressionanti come la Moschea Koutoubia, con il suo minareto di 77 metri, simbolo indiscusso della città. Al centro della medina si trova l'affascinante piazza Jamaa El Fna, vero teatro a cielo aperto.


Meknes: tra mura e palazzi


Fondata nell'XI secolo dagli Almoravidi come insediamento militare, Meknes divenne capitale sotto il sultano Moulay Ismail (1672-1727), fondatore della dinastia alawita. Nel 1996 è stata inserita nella lista UNESCO per le sue imponenti fortificazioni che raggiungono i 15 metri di altezza. La città rappresenta un esempio notevole di fusione tra elementi islamici ed europei nell'architettura e nella pianificazione urbana del XVII secolo. All'interno delle mura, lunghe 25 km e attraversate da monumentali porte come la Bab Mansour, si trovano oltre 80 monumenti tra moschee, madrase, hammam e fondouk.


Tetouan: la medina più intatta


Ricostruita alla fine del XV secolo da rifugiati andalusi della Reconquista, la medina di Tetouan è stata riconosciuta patrimonio UNESCO nel 1997. Si distingue per la sua posizione unica tra le montagne e per essere una delle medine più piccole ma meglio conservate del Marocco. L'influenza andalusa è chiaramente visibile nell'architettura, caratterizzata da case basse e tipicamente bianche che hanno valso alla città il soprannome di "Colomba Bianca". Circondata da mura lunghe circa 5 km e accessibile attraverso sette porte, conserva intatto il suo tessuto urbano originale.

 

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Siti archeologici e testimonianze antiche

Oltre alle affascinanti medine, il patrimonio UNESCO Marocco comprende importanti siti archeologici che testimoniano millenni di storia e l'avvicendarsi di diverse civiltà su questo territorio straordinario.


Volubilis: rovine romane e capitale degli Idrissidi


Situato vicino alla città di Meknes, Volubilis rappresenta uno dei più importanti siti archeologici del Nord Africa. Fondato nel III secolo a.C. come capitale del Regno di Mauretania, questo insediamento berbero-romano si estende su 42 ettari circondata da mura di 2,6 km. Durante il periodo romano, la città prosperò principalmente grazie alla coltivazione dell'olivo, che favorì la costruzione di numerose ville patrizie con splendidi pavimenti a mosaico.


Nel II secolo d.C., Volubilis si arricchì di importanti edifici pubblici, tra cui una basilica, un tempio e un arco trionfale. L'abbandono della città per quasi mille anni ha contribuito alla straordinaria conservazione delle sue rovine, che mostrano chiaramente l'influenza di diverse culture: libico-berbera, mauritana, romana, cristiana e arabo-islamica.


Volubilis riveste particolare importanza anche per la storia del Marocco moderno: nel tardo VIII secolo divenne infatti sede di Idris I, fondatore della dinastia Idrisside. Dopo la sua morte avvenuta nel 791, il figlio Idris II trasferì la capitale a Fes. Il sito fu iscritto nella lista UNESCO nel 1997 per la sua eccezionale testimonianza dell'interscambio di influenze culturali e per la straordinaria preservazione dell'architettura romana.


Ait Ben Haddou: ksar nel deserto


Situato lungo l'antica rotta carovaniera tra il Sahara e Marrakech, Ait Ben Haddou è uno straordinario esempio di ksar (villaggio fortificato) marocchino. Questa cittadella fortificata, dichiarata patrimonio UNESCO nel 1987, rappresenta perfettamente l'architettura tradizionale in terra cruda della regione meridionale del Marocco.


Sebbene il sito fosse già fortificato dall'XI secolo durante il periodo Almoravide, gli edifici attuali risalgono prevalentemente al XVII secolo. Costruiti interamente in terra battuta (pisé), adobe e mattoni di argilla, le strutture richiedono manutenzione costante a causa della vulnerabilità di questi materiali alle intemperie.


Il ksar sorge su un pendio collinare accanto al fiume Ounila, con edifici raggruppati all'interno di mura difensive dotate di torri angolari e una porta principale. Oltre alle abitazioni di varie dimensioni, il villaggio comprende edifici pubblici come una moschea, un caravanserraglio e diverse kasbah. Il suo eccezionale valore culturale, unito all'impressionante bellezza, lo ha reso location di numerosi film internazionali, tra cui "Lawrence d'Arabia" e "Il Gladiatore".

Città patrimonio UNESCO del Marocco sulla costa

Lungo la costa atlantica, il patrimonio UNESCO Marocco si arricchisce di due splendide città fortificate, testimoni di storiche influenze europee che si fondono armoniosamente con l'architettura nordafricana. Queste perle costiere raccontano la storia di un tempo in cui il mare era porta di scambio e conquista.


Essaouira: tra vento, mare e bastioni


Conosciuta come "la città ventosa", Essaouira (ex Mogador) è stata dichiarata patrimonio UNESCO nel 2001. Fondata nella seconda metà del XVIII secolo dal sultano alawita Mohammed ben Abdallah, è frutto di un esperimento originale che affidò la progettazione ad architetti francesi, inglesi e marocchini. La città fu disegnata seguendo i principi dell'ingegnere militare francese Marquis de Vauban, rappresentando un esempio eccezionale di architettura militare europea adattata al contesto nordafricano.


Circondata da imponenti bastioni sul mare, Essaouira conserva un'impronta prevalentemente europea, con caratteristiche case bianche e azzurre che si affacciano sull'Atlantico. La città ospitava un'importante comunità ebraica, testimoniata ancora oggi dal mellah (quartiere ebraico) e dal cimitero. Tra fine '700 e tutto l'800, Essaouira fu uno dei principali centri commerciali atlantici tra Africa ed Europa.


Oggi, oltre al suo valore storico, è conosciuta come capitale della musica Gnaoua, espressione unica marocchina che combina poesia rituale, musica e danza.


El Jadida: la fortezza portoghese


Conosciuta storicamente come Mazagan, El Jadida ospita una straordinaria cittadella portoghese dichiarata patrimonio UNESCO nel 2004. Costruita all'inizio del XVI secolo dai portoghesi come avamposto strategico sulla rotta verso l'India, rappresenta uno dei primi insediamenti europei in Africa.


La fortezza, progettata tra il 1541-1548 dall'architetto italiano Benedetto da Ravenna insieme a João Ribeiro e Juan Castillo, ha una caratteristica forma a stella che testimonia l'applicazione delle nuove conoscenze architettoniche rinascimentali adattate all'avvento delle armi da fuoco.
Il gioiello più affascinante è la cisterna sotterranea, una camera gotica dove la luce filtra attraverso un'apertura circolare creando suggestivi riflessi nell'acqua piovana raccolta sul pavimento – scenario che ispirò anche il film "Othello" di Orson Welles. Altri monumenti notevoli includono la Chiesa dell'Assunzione, esempio di stile manuelino del XVI secolo.


Abbandonata dai portoghesi nel 1769, la città fu ribattezzata El Jadida ("La Nuova") e divenne un centro commerciale multiculturale dove convivevano musulmani, ebrei e cristiani.

 

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Rabat: capitale moderna con radici storiche

Rabat incarna perfettamente la duplice anima del patrimonio UNESCO Marocco, proclamata tale nel 2012 come esempio straordinario di città che fonde armoniosamente storia millenaria e modernità urbanistica. A differenza di altre città storiche marocchine, Rabat mantiene il suo ruolo di capitale attiva, creando un dialogo continuo tra passato e presente.


La Kasbah degli Oudayas


Affacciata sull'estuario del fiume Bou Regreg, la Kasbah degli Oudayas rappresenta il nucleo più antico della città. Questa fortezza medievale, inizialmente costruita dagli Almohadi nel XII secolo, fu successivamente modificata durante i periodi andaluso (XVII-XVIII secolo) e alawita. La sua monumentale porta almohade, Bab Oudaia, è considerata uno dei gioielli dell'architettura marocchina. All'interno delle mura bianche e azzurre si trovano l'antica moschea (Jama' al-'Atiqa) del 1150, restaurata nel XVIII secolo, e un elegante padiglione reale costruito da Moulay Ismail alla fine del XVII secolo, oggi trasformato in museo.


La Moschea Hassan e il Mausoleo


Situato su una collina che domina l'estuario, il complesso della moschea Hassan testimonia l'ambizioso progetto del califfo almohade Yacoub El Mansour che nel 1184 avviò la costruzione di quella che doveva essere la più vasta moschea del Mediterraneo occidentale. Il progetto, abbandonato alla sua morte nel 1199, ha lasciato il minareto incompiuto e una distesa di colonne cilindriche sovrapposte che costituiscono un potente riferimento urbano. Dal 1969, il sito si è arricchito del magnifico Mausoleo di Mohammed V, una cupola funeraria ispirata alle necropoli dinastiche marinidi e saadiane, con una volta riccamente decorata e un tetto piramidale in tegole verdi.


Influenze francesi e urbanistica moderna


Sotto il protettorato francese, Rabat fu trasformata secondo logiche spaziali completamente nuove grazie all'opera di Louis H-G Lyautey. Infatti, gli architetti europei non solo rispettarono il patrimonio arabo-islamico precedente, ma ne furono ispirati, adattando i valori modernisti della pianificazione urbana al contesto maghrebino. Questo approccio ha creato uno stile originale dove si intrecciano influenze di diverse culture: antica, islamica, ispano-maghrebina ed europea. Questo dialogo tra modernità e conservazione continua oggi con progetti come quello della Valle del Bouregreg, che ridisegnerà il paesaggio della capitale preservando il suo patrimonio storico.

Un Patrimonio da Vivere

Il patrimonio UNESCO del Marocco rappresenta indubbiamente un tesoro inestimabile di storia, arte e cultura. Attraverso questi nove siti straordinari, possiamo leggere la ricca narrazione di un paese che ha saputo accogliere e fondere armoniosamente influenze berbere, arabe, andaluse ed europee nel corso dei secoli. Infatti, dalle labirintiche medine di Fes e Marrakech, alle maestose rovine romane di Volubilis, fino alle fortezze costiere di Essaouira e El Jadida, ogni luogo racconta un capitolo unico della storia marocchina.


Certamente, ciò che rende speciale il patrimonio UNESCO del Marocco non è solo la bellezza architettonica dei singoli monumenti, ma anche la loro capacità di testimoniare l'evoluzione culturale di un paese posto all'incrocio tra Africa ed Europa, tra Mediterraneo e Atlantico. Questi siti, inoltre, non rappresentano semplicemente reliquie del passato, ma luoghi vivi dove tradizioni antiche continuano a respirare nella quotidianità dei marocchini.


Durante secoli di storia, il Marocco ha saputo preservare la propria identità pur accogliendo influenze esterne, creando così un mosaico culturale unico al mondo. Rabat, ad esempio, dimostra perfettamente questa capacità di dialogo tra passato e presente, tra tradizione e modernità, custodendo nella sua urbanistica le tracce di tutte le civiltà che l'hanno abitata.


Visitare questi luoghi patrimonio dell'umanità significa pertanto intraprendere un viaggio straordinario attraverso millenni di storia e arte. Nonostante il passare del tempo, questi monumenti rimangono testimoni silenziosi della grandezza delle civiltà che li hanno creati, ricordandoci l'importanza di preservare questa eredità per le generazioni future.


Al termine di questo viaggio alla scoperta dei tesori UNESCO del Marocco, appare evidente come questo paese nordafricano offra un'esperienza culturale senza pari, dove antichità e tradizione si fondono armoniosamente con il presente. Un patrimonio che, senza dubbio, merita di essere conosciuto, ammirato e protetto.

 

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FAQs

Q1. Quanti siti UNESCO ci sono in Marocco? Il Marocco vanta 9 siti riconosciuti come Patrimonio dell'Umanità dall'UNESCO, che comprendono medine storiche, siti archeologici e città costiere.


Q2. Qual è la prima città marocchina ad essere stata dichiarata Patrimonio UNESCO? Fes è stata la prima città marocchina ad essere iscritta nella lista del Patrimonio UNESCO nel 1981, riconosciuta per la sua antica medina e per ospitare la più antica università del mondo ancora attiva.


Q3. Quali sono alcune delle caratteristiche uniche di Marrakech come sito UNESCO? Marrakech, dichiarata Patrimonio UNESCO nel 1985, è nota come la "città rossa" per le sue mura e edifici in arenaria rossa. La città è famosa per la sua piazza Jamaa El Fna e per la Moschea Koutoubia con il suo minareto di 77 metri.


Q4. Cosa rende unico il sito di Volubilis? Volubilis è un importante sito archeologico che mostra l'influenza di diverse culture: libico-berbera, mauritana, romana, cristiana e arabo-islamica. Le sue rovine ben conservate includono ville patrizie con splendidi pavimenti a mosaico.


Q5. Come Rabat rappresenta la fusione tra storia e modernità? Rabat, dichiarata Patrimonio UNESCO nel 2012, combina elementi storici come la Kasbah degli Oudayas e la Moschea Hassan con un'urbanistica moderna influenzata dal periodo del protettorato francese, creando un dialogo unico tra passato e presente.