Piazza Jemaa el-Fna: la Vera Anima di Marrakech

Piazza Jemaa el-Fna rappresenta il cuore pulsante di Marrakech, un luogo straordinario che si trasforma completamente nell'arco delle 24 ore. Questa iconica piazza passa da un tranquillo mercato diurno a uno spazio vibrante di ristorazione e spettacoli notturni, offrendo un'esperienza unica in ogni momento della giornata.


Considerata il centro vitale e più caratteristico della città, la storia di Marrakech Piazza Jemaa el-Fna risale addirittura al 1050, quando fungeva da luogo per le esecuzioni pubbliche. Oggi, questo spazio è diviso in aree tematiche distinte, dai venditori di frutta secca ai banchi di lumache, ed è stato riconosciuto dall'UNESCO come Patrimonio orale e immateriale dell'umanità nel 1985.


La piazza non è solo un punto di riferimento culturale ma anche un set cinematografico apprezzato, apparendo in film famosi come "La Mummia" e "Mamma Mia!". Circondata da negozi di souvenir, bar e ristoranti, offre ai visitatori la possibilità di immergersi nella vita locale, osservando il susseguirsi di mercanti, musicisti e artisti che animano questo luogo simbolo dell'anima autentica di Marrakech.

 

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Indice dei contenuti:

Le origini e il significato di Jemaa el-Fna

L'affascinante piazza Jemaa el-Fna affonda le sue radici nella fondazione stessa della città di Marrakech, avvenuta intorno al 1070-1072 durante la dinastia degli Almoravidi. Da allora, questo spazio è diventato il fulcro della vita sociale, economica e culturale della città rossa.


Etimologia del nome: tra moschea e assemblea


L'origine del nome Jemaa el-Fna è avvolta nel mistero e offre diverse interpretazioni affascinanti. In arabo, "Jamaa" significa "congregazione" o "moschea", mentre "Fnaʼ" può essere tradotto come "morte", "estinzione" o "spazio aperto". Questa combinazione ha generato varie interpretazioni: "L'assemblea dei morti", "La moschea alla fine del mondo", o semplicemente "L'area di congregazione".


Una spiegazione particolarmente interessante, sostenuta da alcuni storici, racconta che il potente sultano saadiano Ahmad al-Mansour (regnante dal 1578 al 1603) avesse iniziato a costruire una monumentale moschea del venerdì al centro della piazza. Tuttavia, a causa di un peggioramento delle fortune, probabilmente dovuto a epidemie di peste, il sultano fu costretto ad abbandonare il progetto. Secondo lo storico Abderrahman as-Sa'idi, il nome originale della moschea incompiuta era "jamaa al-hna" (Moschea della Tranquillità), ma dopo il suo abbandono divenne nota, per ironia popolare, come "jamaa al-fana'" (Moschea della rovina).


La piazza nel passato: esecuzioni pubbliche


Nei suoi primi secoli di esistenza, la piazza servì come luogo per esecuzioni pubbliche. Le cronache storiche riportano che le autorità di Marrakech sceglievano un macellaio per decapitare i condannati, mentre successivamente una persona di fede ebraica raccoglieva le teste, le salava e le appendeva alle mura della città. Un storico britannico ha documentato che in un solo giorno del 1867 furono decapitate quarantacinque persone.


Oltre alle esecuzioni, la piazza è stata testimone di vari eventi pubblici. Quando la regina Vittoria inviò in dono un elefante al sultano del Marocco, l'animale fu esposto proprio qui. La piazza fu anche teatro di parate militari, festival e altri eventi che la resero centrale nella vita cittadina.


Evoluzione nel tempo fino a oggi


Dopo il passaggio dagli Almoravidi agli Almohadi nel 1147, questi ultimi rinnovarono la piazza insieme a gran parte della città. Nel corso dei secoli, Jemaa el-Fna ha attraversato periodi di declino e rinascita, seguendo le fortune altalenanti di Marrakech.


Un evento drammatico segnò la storia della piazza il 24 gennaio 1864, quando un'enorme esplosione causata da 500 quintali di polvere da sparo immagazzinati in un funduq (magazzino commerciale) provocò circa 300 morti e danneggiò case e negozi in un ampio raggio.


Nonostante le costruzioni che nel tempo hanno eroso i suoi confini, la piazza non è mai scomparsa grazie al suo ruolo di mercato e luogo di eventi pubblici. Nel 1922, sotto l'amministrazione francese, furono emanate le prime leggi per proteggere e preservare lo spazio culturale della piazza. Quest'attenzione alla sua conservazione ha portato al riconoscimento da parte dell'UNESCO come Patrimonio Culturale Immateriale nel 2001 e alla sua inclusione nella Lista del Patrimonio Culturale Immateriale dell'Umanità nel 2008.

 

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Una piazza che cambia volto ogni ora

Nell'arco delle ventiquattro ore, la celebre piazza Jemaa el-Fna si trasforma come un camaleonte, offrendo ai visitatori esperienze completamente diverse a seconda del momento della giornata. Questa metamorfosi quotidiana rappresenta uno degli aspetti più affascinanti di questo luogo iconico.


Mattina: calma e preparazione


Alle prime luci dell'alba, la piazza si sveglia lentamente. È questo il momento più tranquillo, quando il grande spazio è quasi vuoto e i primi a comparire sono i venditori di succo d'arancia, pronti a preparare le loro bancarelle. Gradualmente, si aggiungono gli incantatori di serpenti con i loro cesti di cobra e i venditori di medicine tradizionali. Anche i dentisti improvvisati, i venditori di pozioni e le artiste dell'henné iniziano a montare i loro piccoli banchi sotto i parasole. Questo è il momento ideale per passeggiare e osservare la piazza nel suo aspetto più sereno.


Pomeriggio: mercato e artisti di strada


Dopo le 14, quando le auto vengono bandite dalla piazza, l'atmosfera inizia a cambiare. Il ritmo si intensifica con l'arrivo di acrobati, musicisti e una varietà di artisti di strada. Qui si possono osservare gli addestratori di scimmie, che hanno insegnato agli animali ad arrampicarsi sui turisti, e i venditori d'acqua con i loro costumi colorati che guadagnano più dalle foto che dalla vendita dell'acqua. Nel pomeriggio, infatti, la piazza si riempie sempre più di turisti e locali, creando un'atmosfera vibrante di suoni, colori e profumi.


Sera: spettacoli e cibo


Con il tramonto, la piazza subisce la sua trasformazione più drammatica. Intorno alle 16, i banchi alimentari iniziano a montare per la cena, e in meno di cinque minuti trasformano lo spazio in un grande ristorante all'aperto. Il fumo si alza dalle griglie, riempiendo l'aria di aromi irresistibili di spezie marocchine e carne alla griglia. Molti degli hotel che circondano la piazza aprono i loro ristoranti sulle terrazze al tramonto, offrendo una vista spettacolare sulla metamorfosi della piazza.


Notte: la magia continua


Quando cala la notte, la piazza Jemaa el-Fna raggiunge il suo apice. Illuminata da una miriade di luci, con il fumo che si alza dai barbecue e le silhouette scure di migliaia di persone, diventa un vero e proprio teatro a cielo aperto. Le bancarelle di cibo numerati offrono piatti tradizionali come tagine, couscous e spiedini a prezzi accessibili. Contemporaneamente, l'intrattenimento continua con musicisti, danzatori, narratori di storie e indovini che si esibiscono fino all'una del mattino. La notte trasforma Jemaa el-Fna in un luogo quasi magico, dove tutti i sensi vengono stimolati dalla miscela di suoni, visioni, profumi e sapori tipicamente marocchini.

Tradizioni viventi e personaggi iconici

La vera magia di piazza Jemaa el-Fna risiede nei suoi personaggi caratteristici, che mantengono vive tradizioni secolari attraverso le loro arti e mestieri. Questi artisti di strada creano un'esperienza culturale autentica che ha affascinato visitatori per generazioni.


Incantatori di serpenti e venditori d'acqua


Gli incantatori di serpenti si riconoscono subito dal suono ipnotico dei loro flauti, chiamati rhaita. Questi artisti eseguono le loro performance con cobra non velenosi che si alzano dai cesti, affascinando gli spettatori. Accanto a loro, i venditori d'acqua (gerrab) sono facilmente identificabili grazie ai loro costumi colorati, cappelli decorati con frange e le caratteristiche ciotole di ottone. Sebbene originariamente servissero acqua ai viaggiatori berberi dell'Atlante, oggi guadagnano principalmente posando per le fotografie dei turisti.


Tatuatrici all'henné e cavadenti


Numerose artiste dell'henné offrono tatuaggi temporanei che svaniscono in una o due settimane. Tuttavia, è consigliabile scegliere l'henné naturale, di colore rossastro, evitando quello nero sintetico che può contenere sostanze nocive. Uno degli spettacoli più insoliti è quello dei cavadenti, che espongono denti estratti in vassoi di legno. Questi "dentisti" improvvisati sostengono di estrarre i denti senza dolore, sussurrando incantesimi durante l'operazione.


Danzatori Chleuh e musicisti


Nell'angolo nord-occidentale della piazza si esibiscono i danzatori Chleuh, giovani uomini che sostituiscono le donne nelle performance di danza, considerate inappropriate per il gentil sesso nella tradizione locale. Le loro esibizioni crescono d'intensità fino a raggiungere un crescendo molte ore dopo. Parallelamente, i musicisti Gnaoua, vestiti con abiti tradizionali del deserto e cappelli decorati con conchiglie, suonano nacchere metalliche e tamburi chiamati tbel.


Zone tematiche della piazza


La piazza è organizzata in precise aree tematiche, ognuna dedicata a specifiche attività che variano durante la giornata. Gli spettacoli creano i tipici "halqa", cerchi di spettatori attorno agli artisti. Questa straordinaria concentrazione di tradizioni orali e performance ha portato l'UNESCO a dichiarare piazza Jemaa el-Fna patrimonio immateriale dell'umanità, riconoscendone l'unicità nel panorama culturale mondiale.

 

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Un simbolo culturale riconosciuto nel mondo

La fama di piazza Jemaa el-Fna va ben oltre i confini del Marocco, facendone un simbolo culturale di rilevanza mondiale, capace di attrarre visitatori da ogni angolo del pianeta che rimangono affascinati dalla sua autenticità e dal suo spirito vivace.


Patrimonio orale e immateriale dell'UNESCO


Nel 2001, l'UNESCO ha proclamato Jemaa el-Fna "Capolavoro del Patrimonio Orale e Immateriale dell'Umanità", riconoscendone l'importanza come centro di cultura vivente. Successivamente, nel 2008, la piazza è stata inclusa nella Lista del Patrimonio Culturale Immateriale dell'Umanità. Questo riconoscimento è nato dalla preoccupazione di residenti e intellettuali che temevano che le pressioni dello sviluppo economico potessero minacciare le tradizioni della piazza.


L'idea del progetto UNESCO è nata proprio per proteggere questi "spazi culturali" e le forme di espressione popolare. Attraverso questa designazione, l'UNESCO incoraggia le comunità a identificare, documentare e proteggere il proprio patrimonio, riconoscendo l'importanza delle tradizioni orali come componente essenziale della diversità culturale.


Presenza in film e musica


La straordinaria atmosfera di piazza Jemaa el-Fna ha attratto l'attenzione dell'industria cinematografica internazionale. La piazza è apparsa in film celebri come "La Mummia" del 1999, il musical "Mamma Mia!" con Meryl Streep e Pierce Brosnan, "La Pantera Rosa colpisce ancora" del 1975 e "Parigi a tutti i costi". Inoltre, la piazza è stata protagonista di opere musicali: Daniele Silvestri le ha dedicato una strofa della sua canzone "La mia casa", mentre Jimmy Page e Robert Plant hanno registrato qui alcune canzoni e il DVD "No Quarter – Unledded".


Perché rappresenta l'anima di Marrakech


Almeno dal XVII secolo, questa piazza è stata il cuore e l'anima di Marrakech, un punto d'incontro per residenti e turisti. Ciò che rende Jemaa el-Fna così speciale è la sua natura mutevole - ogni giorno lo spettacolo si ripete, eppure è sempre diverso: cambiano le voci, i suoni, i gesti e il pubblico che vede, ascolta, annusa, assapora e tocca.


La piazza non è solo una destinazione turistica, ma un'esperienza che immerge i visitatori nell'essenza del Marocco. Nonostante le sfide moderne, come il declino del numero di narratori tradizionali - oggi ne rimangono solo sette in grado di offrire narrazioni pubbliche tradizionali - nuove iniziative come scuole di narrazione e festival stanno cercando di mantenere vivo questo patrimonio culturale unico.

Tradizione che resiste al tempo

La piazza Jemaa el-Fna rappresenta, senza dubbio, un patrimonio culturale inestimabile che trascende il suo valore puramente turistico. Attraverso i secoli, questo spazio vibrante ha mantenuto la sua essenza autentica, adattandosi ai cambiamenti storici pur conservando le sue tradizioni secolari. Durante la giornata, la piazza si trasforma continuamente, offrendo esperienze diverse che vanno dal tranquillo mercato mattutino all'esplosione di colori, suoni e sapori della notte marocchina.


Nonostante le sfide della modernizzazione, Jemaa el-Fna rimane un luogo dove le antiche arti dell'intrattenimento orale sopravvivono. Gli incantatori di serpenti, i venditori d'acqua e i narratori di storie continuano a tramandare le loro tradizioni, creando quell'atmosfera unica che ha meritato il riconoscimento dell'UNESCO come Patrimonio Immateriale dell'Umanità.


Certamente, la fama internazionale della piazza, rafforzata dalle sue apparizioni cinematografiche e musicali, ha contribuito a renderla un simbolo riconosciuto in tutto il mondo. Tuttavia, ciò che rende davvero speciale Jemaa el-Fna è la sua capacità di rimanere autentica: uno spazio dove la cultura marocchina si esprime liberamente ogni giorno in forme sempre nuove eppure fedeli alla tradizione.


Visitare Jemaa el-Fna significa, quindi, immergersi completamente nell'anima di Marrakech e del Marocco. La piazza non è semplicemente un luogo da vedere, ma un'esperienza multisensoriale da vivere. Al termine della giornata, mentre le luci illuminano lo spazio brulicante di vita e il profumo delle spezie riempie l'aria, diventa chiaro perché questo luogo straordinario continui a incantare viaggiatori da ogni parte del mondo, rimanendo il vero cuore pulsante della Città Rossa.

 

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FAQs

Q1. Qual è il significato del nome Jemaa el-Fna? Il nome Jemaa el-Fna ha origini incerte, ma potrebbe significare "l'assemblea dei morti" o "la moschea alla fine del mondo". In arabo, "Jamaa" significa congregazione o moschea, mentre "Fna" può essere tradotto come morte o spazio aperto.


Q2. Come cambia la piazza Jemaa el-Fna durante il giorno? La piazza si trasforma completamente nell'arco delle 24 ore. Al mattino è tranquilla con pochi venditori, nel pomeriggio si anima con artisti di strada e turisti, mentre la sera diventa un grande ristorante all'aperto con spettacoli che continuano fino a tarda notte.


Q3. Quali sono le attrazioni principali di Jemaa el-Fna? Le principali attrazioni includono gli incantatori di serpenti, i venditori d'acqua in costumi tradizionali, le artiste dell'henné, i musicisti Gnaoua, i danzatori Chleuh e una varietà di bancarelle di cibo. La piazza offre un'esperienza unica di cultura e tradizioni marocchine.


Q4. Perché Jemaa el-Fna è considerata patrimonio dell'UNESCO? L'UNESCO ha riconosciuto Jemaa el-Fna come Patrimonio Culturale Immateriale dell'Umanità per la sua ricca tradizione orale, le performance artistiche uniche e il suo ruolo come spazio culturale vivente che rappresenta l'essenza della cultura marocchina.


Q5. Qual è il momento migliore per visitare la piazza Jemaa el-Fna? Il momento migliore per visitare la piazza è al tramonto e durante la sera. In queste ore, Jemaa el-Fna si trasforma in un vivace teatro all'aperto con bancarelle di cibo, spettacoli e un'atmosfera magica che offre un'esperienza completa della cultura marocchina.