Uno degli episodi più affascinanti nella storia della Kasbah di Ouddaya fu la sua trasformazione in base per corsari e centro di una repubblica indipendente nel XVII secolo.
I pirati moreschi e la loro influenza
Nel 1609, il re Filippo III di Spagna decretò l'espulsione di tutti i Moriscos (discendenti di musulmani convertiti forzatamente al cristianesimo) dalla penisola iberica. Circa 2000 di questi rifugiati, originari principalmente della città di Hornachos vicino Badajoz, si stabilirono attorno a Salé e occuparono la kasbah, attraendo tra 5000 e 14000 altri Moriscos.
Questi esiliati portarono con loro avanzate tecniche di navigazione e costruzione navale, permettendo ai corsari di estendere le loro attività nell'Oceano Atlantico. Utilizzando la favorevole posizione strategica della Kasbah, i corsari (noti come "Salé Rovers") iniziarono a predare navi mercantili lungo le coste dell'Europa occidentale, catturando equipaggi che venivano generalmente venduti come schiavi.
La nascita della Repubblica Corsara
Progressivamente, i corsari guadagnarono potere e ricchezza, fino a quando nel 1624, insieme ai Salé Rovers guidati dal pirata olandese Jan Janszoon (conosciuto anche come Murad Reis il Giovane), dichiararono Rabat uno stato autonomo, noto come Repubblica di Salé o Repubblica Corsara.
La repubblica era governata da un consiglio chiamato Diwan, composto da 12-14 notabili che eleggevano annualmente un Governatore e un Capitano Generale della Fortalesa. Tra il 1627 e il 1630, il consiglio era principalmente controllato dagli Hornacheros, che erano più potenti dei Moriscos non-Hornacheros, conosciuti anche come Andalusi.
Durante questo periodo, la Kasbah di Ouddaya servì come importante centro della Repubblica di Salé. I corsari costruirono anche un'ampia piattaforma sul bordo nordorientale della kasbah, affacciata sul fiume, utilizzata per la segnalazione semaforica.
La fine dell'autonomia e il ritorno al regno
Nonostante la sua potenza e l'influenza internazionale, la Repubblica di Salé ebbe vita breve. Infatti, dopo 44 anni di autonomia, nel 1666 il sultano Moulay Rashid della dinastia Alawita (che ancora oggi governa il Marocco) conquistò Rabat e Salé, ponendole sotto il suo controllo e unificando il regno.
Tuttavia, il sultano non pose fine alle attività dei corsari, che continuarono a utilizzare il porto di Rabat fino all'inizio del XIX secolo, ben oltre la fine dell'Età d'Oro della Pirateria. Durante il regno di Moulay Slimane, all'inizio del XIX secolo, la pirateria fu finalmente soppressa.