Varcare la soglia della medina di Fes significa entrare in un mondo dove il tempo sembra essersi fermato. Questo dedalo di strade strette e tortuose è un'esperienza che coinvolge tutti i sensi, dalle fragranze delle spezie ai colori vivaci delle mercanzie, fino al vociare dei mercanti che riempie l'aria.
Perché è facile perdersi senza guida
La medina di Fes el-Bali è un autentico labirinto composto da oltre 300 quartieri e 9.000 vicoli, molti dei quali sono strade senza uscita. Questa complessa struttura urbanistica, rimasta praticamente immutata nei secoli, rappresenta l'area pedonale più grande al mondo dove i veicoli non possono transitare. Per orientarsi in questo intricato reticolo esistono essenzialmente due opzioni: procurarsi una cartina dettagliata, che potrete trovare in alcuni hotel o ristoranti, oppure affidarsi a una guida ufficiale.
L'opzione della guida risulta particolarmente preziosa per chi visita Fes per la prima volta: non solo vi condurrà nei luoghi imperdibili, ma vi spiegherà la storia di ogni monumento e vi proteggerà dall'assedio di venditori troppo insistenti. Inoltre, nella maggior parte delle strade secondarie non esiste segnaletica o, quando presente, è scritta solo in arabo. Un dettaglio non trascurabile è che nemmeno Google Maps funziona correttamente all'interno della medina.
Talaa Kebira e Talaa Seghira: le arterie principali
Se decidete di avventurarvi da soli, il modo migliore per esplorare la medina è percorrere le due arterie principali: Talaa Kebira (il Grande Pendio) e Talaa Seghira (il Piccolo Pendio). Talaa Kebira è una delle strade più lunghe e importanti di Fes el-Bali, che si snoda da ovest a est, partendo dalla zona di Bab Bou Jeloud fino alla Madrasa al-Attarine. Storicamente, questa via ha rappresentato la principale strada commerciale della città.
Parallelamente scorre Talaa Seghira, che parte anch'essa da Bab Bou Jeloud e prosegue fino a ricongiungersi con Talaa Kebira nella zona di Ain Allou, tra la Moschea Chrabliyine e Place Nejjarine. Entrambe queste strade sono costellate di botteghe artigianali e rappresentano punti di riferimento fondamentali per non smarrirsi. Un consiglio prezioso: percorrete queste vie principali e avventuratevi nei vicoli laterali solo dopo aver individuato dei chiari punti di riferimento.
Bab Bou Jeloud: l'ingresso simbolico
L'accesso più celebre e frequentato della medina è senza dubbio Bab Bou Jeloud, conosciuta anche come "la porta blu". Nonostante la sua importanza simbolica, questa porta è relativamente recente, essendo stata costruita nel 1913 durante il protettorato francese. La porta originale del XII secolo è ancora visibile, ma oggi è chiusa.
Ciò che rende Bab Bou Jeloud così affascinante è la sua decorazione: la facciata esterna è impreziosita da piastrelle di colore blu, simbolo della città, mentre l'interno è ornato con piastrelle verdi, colore dell'Islam. Realizzata con pannelli in legno di cedro e stucchi, questa porta rappresenta il passaggio simbolico tra due mondi: quello moderno e quello antico e vibrante della medina.
Una volta attraversata Bab Bou Jeloud, vi troverete di fronte a un bivio: sulla sinistra si dirama Talaa Kebira e sulla destra Talaa Seghira. Questo ingresso è sempre animato, indipendentemente dall'ora del giorno o della notte, e circondato da numerosi caffè e ristoranti dalle cui terrazze è possibile ammirare il panorama e osservare il formicaio umano della medina.
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