Oltre alle attrazioni principali, Rabat nasconde angoli meno conosciuti ma altrettanto affascinanti che meritano di essere esplorati. Questi luoghi offrono uno sguardo più intimo sulla cultura e la storia marocchina, lontano dalle rotte turistiche più battute.
Cimitero Musulmano e vista sull'oceano
Affacciato sull'Oceano Atlantico, il Cimitero Musulmano di Rabat (Cimetière des Martyrs) rappresenta uno dei luoghi più suggestivi della città. Con i suoi 15 ettari, è considerato il più grande cimitero musulmano della capitale. Situato nei pressi della Kasbah degli Oudayas, questo luogo sacro offre una vista mozzafiato sull'oceano, trasformandosi al tramonto in uno degli angoli più romantici di Rabat.
Il cimitero è diviso in due sezioni distinte: una parte ordinata e curata riservata a personalità di spicco come politici, generali, artisti e intellettuali, mentre l'altra, più affollata e disordinata, accoglie le tombe dei cittadini comuni. Le lapidi, più alte rispetto agli standard occidentali e spesso decorate con piastrelle colorate in stile marocchino, creano un paesaggio unico contro lo sfondo dell'oceano.
Chellah: storia e natura
A soli 3 km dal centro città, Chellah rappresenta una straordinaria fusione di storia e natura. Questo sito archeologico, classificato come monumento storico nel 1920 e patrimonio UNESCO dal 2012, racconta millenni di storia marocchina.
Originariamente città romana conosciuta come Sala Colonia, fondata nel I secolo a.C., Chellah fu successivamente trasformata in necropoli reale durante la dinastia Merinide nel XIV secolo. L'area di 7 ettari, circondata da mura lunghe un chilometro, conserva rovine romane come templi, terme e un foro, accanto a strutture islamiche tra cui una moschea e diverse tombe reali.
Oggi, Chellah è anche un rigoglioso giardino dove la natura ha ripreso i suoi diritti. Gli aranci selvatici e la vegetazione spontanea creano un'atmosfera incantata, mentre le cicogne nidificano sulle antiche rovine.
Porta Bab Rouah e le gallerie d'arte
La Porta Bab Rouah ("Porta dei Venti") rappresenta il più grande e decorato degli ingressi di Rabat. Costruita nel 1197 da Yaacoub Al Mansour, questa imponente struttura colpisce per la ricchezza dei dettagli e delle decorazioni.
Nei primi anni '60, la porta è stata trasformata in galleria d'arte. Dopo restauri nel 1986 e nel 2001, la Galerie Bab Rouah ha riaperto nel 2002, diventando uno spazio espositivo dedicato all'arte contemporanea marocchina. Qui hanno esposto artisti locali di fama come Farid Belkahia, Hassan Glaoui e Mohamed Chebaa.
L'interno, con le sue quattro stanze quadrate accessibili attraverso due grandi porte finemente decorate con arabeschi floreali, offre ai visitatori un'esperienza che unisce storia e modernità in un contesto architettonico d'eccezione.