Chellah a Rabat: Un Tesoro Archeologico nel Cuore di Rabat

Chellah Rabat custodisce un segreto sorprendente: l'antica città romana di Sala Colonia si estendeva su ben 300 ettari, cinque volte più grande dell'antica Pompei. Situato a soli 3 chilometri dal centro di Rabat, questo straordinario sito archeologico di 7 ettari si erge maestosamente su una collina che domina il fiume Bouregreg.


Originariamente nato come avamposto commerciale fenicio nel VII-VI secolo a.C., il sito si è evoluto attraverso i secoli, diventando prima una città mauritana, poi una fiorente città romana, e infine una necropoli dinastica musulmana medievale. Infatti, la sua importanza storica e culturale è tale che nel 2012 è stato dichiarato Patrimonio dell'Umanità UNESCO. Oggi, questo luogo incantevole offre un'atmosfera unica dove la storia si intreccia con la natura, mentre le cicogne nidificano tra le antiche rovine e i giardini storici continuano a fiorire, testimoniando secoli di storia stratificata.

 

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Indice dei contenuti:

Alla scoperta di Chellah: un viaggio nel tempo a Rabat

Nel cuore di Rabat, Chellah si presenta come un affascinante viaggio nel tempo, dove storia antica e cultura medievale si fondono in un'esperienza unica. Questo sito archeologico, classificato monumento storico nel 1920 e Patrimonio dell'Umanità UNESCO nel 2012, rappresenta una testimonianza viva dell'evoluzione della civiltà marocchina attraverso i secoli.


Dove si trova e come arrivare


Chellah è situato nella zona sud-est di Rabat, a soli 2 chilometri dal centro città. Questo gioiello storico si erge magnificamente su una collina che offre una vista panoramica sulla valle del fiume Bou Regreg. Il complesso, circondato da mura merinidi lunghe un chilometro, si estende su una superficie di 7 ettari, creando un'oasi di tranquillità poco distante dal trambusto della capitale.
Per raggiungere Chellah, il taxi rappresenta l'opzione più comoda e diffusa. Il tragitto dal centro di Rabat dura appena 5-10 minuti e costa tra i 15 e i 30 dirham. In alternativa, è possibile utilizzare la linea 2 del tram. Per chi viaggia in auto, è disponibile un comodo parcheggio proprio all'esterno del sito.


Orari di visita e informazioni pratiche


Gli orari di apertura variano in base alla stagione:

  • Periodo invernale: dal 1° ottobre al 31 marzo, dalle 9:00 alle 17:00
  • Periodo estivo: dal 1° aprile al 30 settembre, dalle 9:00 alle 19:00
  • Durante il Ramadan: dalle 9:00 alle 15:00


È consigliabile visitare il sito al mattino per godere della migliore luce per le fotografie e di un'atmosfera più tranquilla. Una visita completa richiede generalmente 2-3 ore per esplorare adeguatamente tutto il complesso.


Per una visita confortevole, è importante portare con sé:

  • Scarpe comode per camminare
  • Una macchina fotografica
  • Una bottiglia d'acqua
  • Protezione solare


Non appena si varca il portale merinide ottagonale, i visitatori vengono immediatamente trasportati in un mondo fiabesco dove i resti romani e merinidi si mescolano mirabilmente. Un lungo e piacevole sentiero lastricato, fiancheggiato da vari alberi e fiori odorosi, accoglie il visitatore in questo spazio magico circondato da mille misteri.


Inoltre, chi desidera un'esperienza più strutturata può prenotare i biglietti in anticipo online, scegliendo tra diverse opzioni disponibili in base alle proprie preferenze.

 

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Passeggiando tra le rovine romane di Sala Colonia

Camminando tra i resti di Sala Colonia, ci si immerge immediatamente nell'atmosfera di un'antica città romana che un tempo pulsava di vita. Fondata nel I secolo a.C., questa città portuale rappresentava un importante avamposto dell'Impero Romano nel Nord Africa, strategicamente posizionata sulla collina che domina il fiume Bouregreg.


Il Decumano e il Cardo: le strade principali


Come ogni città romana che si rispetti, anche Sala Colonia era organizzata secondo un preciso schema urbanistico. Il decumanus maximus, la strada principale orientata est-ovest, e il cardo maximus, l'arteria nord-sud, si incrociavano formando il cuore pulsante della città. Questi assi stradali, parzialmente riportati alla luce durante gli scavi archeologici, permettevano una disposizione ordinata degli edifici pubblici e privati. All'intersezione di queste due vie principali si trovavano le terme pubbliche, luogo di ritrovo e socializzazione per eccellenza della vita romana.


Il Campidoglio e l'Arco di Trionfo


Nel settore occidentale dell'area scavata si erge maestoso il Capitolium, il tempio dedicato alla triade divina romana: Giove, Giunone e Minerva. Costruito su due livelli con una pianta rettangolare di circa 48 per 26 metri, fu inaugurato intorno al 120 d.C. durante il regno dell'imperatore Adriano. Sorprendentemente, questo imponente edificio fu finanziato da un privato cittadino, un ufficiale militare di nome C. Hosidius Severus, che lo donò alla cittadinanza.


Poco distante si trovano i resti dell'Arco di Trionfo a tre fornici, una struttura monumentale che celebrava le vittorie militari. Di fronte al Capitolium si ergeva invece un altro edificio importante, identificato come la Curia Ulpia (in onore dell'imperatore Traiano) o forse una basilica, dove si svolgevano le attività amministrative e giudiziarie.


Il quartiere artigianale e la vita quotidiana nell'antica Roma


La parte più affascinante di Sala Colonia è forse il quartiere artigianale, situato nella parte alta della collina. Qui, botteghe e piccole abitazioni raccontano la vita quotidiana dei cittadini romani. Gli scavi hanno rivelato che la maggior parte della popolazione viveva proprio in questa zona, dedicandosi ad attività commerciali e artigianali.


La vita a Sala Colonia seguiva il ritmo tipico delle città romane: mattinate dedicate al lavoro (generalmente sei ore, dall'alba a mezzogiorno) e pomeriggi riservati allo svago e al relax, spesso trascorsi alle terme pubbliche. I cittadini più abbienti abitavano in domus con atrio centrale, mentre la popolazione comune risiedeva in modeste abitazioni vicine alle proprie botteghe, creando un vivace tessuto urbano che ancora oggi possiamo immaginare passeggiando tra queste antiche pietre.

La magia della necropoli merinide

Sopra le antiche fondamenta romane di Sala Colonia sorge un incantevole complesso islamico: la necropoli merinide di Chellah. Costruita alla fine del XIII secolo dalla dinastia Merinide, questa maestosa struttura trasformò il sito in un luogo sacro di sepoltura reale che ancora oggi emana un'atmosfera magica e misteriosa.


La porta monumentale e le mura difensive


Il complesso è circondato da imponenti mura di pisé (terra battuta) lunghe un chilometro che racchiudono un'area di 7 ettari. Queste fortificazioni furono erette nel 1339 sotto il sultano Abu al-Hasan per proteggere il sacro recinto funerario. La porta principale, situata nella parte nord-occidentale, rappresenta uno degli esempi più straordinari dell'architettura merinide. Costruita in mattoni e pietra, questa porta monumentale è decorata con un arco a ferro di cavallo appuntito, circondato da due motivi ad arco polilobato e impreziosita da arabeschi floreali con conchiglie scolpite al centro. Un'iscrizione in caratteri kufici corre lungo la cornice rettangolare, testimoniando la magnificenza del suo committente.


La moschea e il minareto decorato


Al centro della necropoli si erge la moschea, costruita nel 1284 dal sultano Abu Yusuf Yaqub. L'edificio, a pianta rettangolare di 9,95 metri per 18,90 metri, presenta una sala di preghiera divisa in tre navate sostenute da archi a ferro di cavallo. Il piccolo minareto quadrato, parzialmente in rovina, si distingue per la sua decorazione unica in zellige (mosaico di ceramica policroma) che lo rende un gioiello dell'arte merinide. Particolarmente affascinante è l'uso di motivi geometrici a stella a otto punte e di ornamenti floreali che testimoniano l'evoluzione dell'architettura marocchina post-medievale.


Le tombe reali e il loro significato


La necropoli ospita diverse tombe reali di straordinaria bellezza, tra cui spicca il mausoleo di Abu al-Hasan, morto nel 1351. Questa cappella funeraria, la più sontuosa e meglio conservata, presenta una profusa decorazione in pietra scolpita e resti di rivestimenti in ceramica che testimoniano l'antico splendore. Particolarmente significativa è la stele funeraria in marmo bianco, attualmente conservata nelle riserve del sito, che porta un'iscrizione dettagliata sulla vita e morte del sultano. Il complesso funerario non era solo un luogo di sepoltura, ma anche un centro spirituale dove pellegrini sufi potevano soggiornare per venerare i sovrani merinidi, come testimoniano i documenti di fondazione (ḥabūs).

 

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Leggende e credenze popolari legate a Chellah

Oltre alla sua importanza storica, Chellah affascina i visitatori per le sue intriganti leggende e credenze popolari che permangono ancora oggi, rendendo questo luogo non solo un sito archeologico ma un vero centro di misticismo locale.


Le anguille sacre della fontana


Nel cuore di Chellah Rabat, l'antica fontana che originariamente serviva come sala di abluzione per la moschea merinide, ospita oggi misteriose anguille considerate sacre dalla popolazione locale. Secondo le credenze popolari, questi particolari animali acquatici svolgono un ruolo di guardiani spirituali, proteggendo sia i santi di Chellah che i mausolei dei re merinidi sepolti nel complesso. La loro presenza, emersa in seguito a un'antica inondazione, ha contribuito a trasformare questo spazio in un luogo di venerazione e rispetto.


Il potere curativo delle acque


Le acque della fontana di Chellah sono ritenute dotate di proprietà curative straordinarie. Infatti, molti pellegrini locali visitano il sito con la convinzione che queste acque possiedano poteri marabuttici benefici. Curiosamente, questa credenza nelle proprietà terapeutiche delle acque sacre non è esclusiva di Chellah, ma riflette una tradizione diffusa in molte culture, dove le sorgenti naturali sono considerate veicoli di guarigione divina. I visitatori spesso lanciano monete nell'acqua mentre esprimono desideri, particolarmente legati alla salute.


I rituali di fertilità ancora praticati


Forse la credenza più affascinante legata a Chellah riguarda i rituali di fertilità che ancora oggi vengono praticati presso la fontana delle anguille. Le donne che desiderano concepire seguono un antico rituale: portano albumi d'uovo bolliti alle anguille sacre, preferibilmente di notte. Se gli animali mangiano le offerte, secondo la tradizione, questo è considerato un segno di buon auspicio per la futura maternità. Questa pratica rappresenta solo uno dei numerosi riti propiziatori che si sono sviluppati intorno a Chellah, dove l'immaginazione popolare ha costruito un ricco sfondo di pratiche volte all'allontanamento del male.


Questi elementi folcloristici trasformano Chellah in un luogo dove storia e spiritualità si fondono, offrendo ai visitatori non solo un'esperienza culturale ma anche uno sguardo affascinante sulle tradizioni viventi del Marocco.

Tradizioni Viventi e Leggende Popolari

Chellah rappresenta certamente uno dei tesori più affascinanti di Rabat, dove storia millenaria e tradizioni viventi si intrecciano armoniosamente. Questo luogo straordinario racconta una storia che attraversa diverse epoche: dalle origini fenicie alla grandiosità romana di Sala Colonia, fino alla sacralità della necropoli merinide.


La magia di Chellah non risiede solamente nelle sue antiche pietre. Infatti, questo sito archeologico continua a vivere attraverso le credenze popolari, i rituali ancora praticati e le leggende tramandate di generazione in generazione. Le anguille sacre della fontana, i rituali di fertilità e le acque curative testimoniano come questo luogo mantenga ancora oggi un profondo significato spirituale per la popolazione locale.


Senza dubbio, una visita a Chellah offre un'esperienza unica dove natura, storia e cultura si fondono perfettamente. Che si tratti di ammirare le cicogne che nidificano tra le rovine romane, passeggiare tra i giardini rigogliosi o scoprire i segreti della necropoli merinide, ogni angolo di questo sito UNESCO regala emozioni indimenticabili ai suoi visitatori.

 

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FAQs

Q1. Dove si trova Chellah e come si può raggiungere? Chellah si trova a circa 2 km dal centro di Rabat. È facilmente raggiungibile in taxi (5-10 minuti, 15-30 dirham) o con la linea 2 del tram. Per chi guida, c'è un parcheggio disponibile vicino all'ingresso.


Q2. Quali sono gli orari di visita di Chellah? Gli orari variano in base alla stagione. In inverno (ottobre-marzo) è aperto dalle 9:00 alle 17:00, in estate (aprile-settembre) dalle 9:00 alle 19:00. Durante il Ramadan, l'orario è ridotto dalle 9:00 alle 15:00.


Q3. Quanto tempo serve per visitare Chellah? Una visita completa di Chellah richiede generalmente 2-3 ore per esplorare adeguatamente tutto il complesso archeologico e la necropoli merinide.


Q4. Quali sono le principali attrazioni da vedere a Chellah? Le principali attrazioni includono le rovine romane di Sala Colonia (con il Decumano, il Cardo e il Campidoglio), la necropoli merinide con la sua porta monumentale, la moschea con il minareto decorato e le tombe reali.


Q5. Esistono leggende o credenze popolari legate a Chellah? Sì, Chellah è ricco di leggende e credenze popolari. Le più famose riguardano le anguille sacre della fontana, considerate guardiane spirituali, il potere curativo attribuito alle acque e i rituali di fertilità ancora praticati presso la fontana.