Nel cuore pulsante della medina di Marrakech si trovano tesori architettonici e culturali che raccontano secoli di storia marocchina. Ecco i luoghi imperdibili che ogni visitatore dovrebbe esplorare.
Piazza Jemaa el-Fna
Questa straordinaria piazza rappresenta il fulcro vivente della medina di Marrakech. Proclamata Patrimonio Culturale Immateriale dall'UNESCO nel 2001, Jemaa el-Fna è un teatro all'aperto che cambia volto dal mattino alla sera. Durante il giorno ospita venditori di succo d'arancia, portatori d'acqua con tradizionali otri in pelle e artisti di strada, mentre al calar del sole si trasforma in un vero spettacolo con decine di bancarelle di cibo, cantastorie, musicisti berber e danzatori Gnaoua. Questa piazza triangolare, situata all'ingresso della medina, funge da punto d'incontro sia per la popolazione locale che per i visitatori.
Moschea della Koutoubia
Simbolo indiscusso di Marrakech, la Koutoubia è la più grande moschea della città, costruita nel 1158. Il suo imponente minareto, alto 77 metri, domina lo skyline cittadino ed è visibile da qualsiasi punto della medina. Il nome deriva dalla parola araba "kutubiyyin" (venditori di libri), poiché un tempo fino a 100 venditori di libri lavoravano nelle strade ai piedi della moschea. Sebbene i non musulmani non possano entrare all'interno, i suoi giardini circostanti offrono un'ottima occasione per ammirare questa meraviglia architettonica.
Palazzo Bahia
Questo sontuoso palazzo del XIX secolo, il cui nome significa "brillanza" in arabo, fu concepito per essere il più grandioso palazzo del suo tempo. Con una superficie di 8.000 m² e oltre 150 stanze, il complesso comprende giardini lussureggianti e cortili decorati con stucchi, mosaici e dipinti raffinati. Costruito inizialmente da Si Moussa, Gran Visir del sultano, fu poi ampliato da Abu Ahmed che fece venire artigiani da Fez. Particolarmente notevole è l'harem, con un ampio cortile centrale circondato da stanze destinate alle concubine.
Medersa Ben Youssef
Questa antica scuola coranica, completata nel 1565, era la più grande madrasa islamica del Maghreb. Con 130 stanze poteva ospitare fino a 900 studenti. Dopo un attento restauro, è stata riaperta al pubblico nel 2022. Il cortile centrale con la sua vasca riflettente e le pareti decorate con zellige (mosaici), stucchi intricati e legno di cedro intagliato rappresentano un esempio sublime dell'architettura marocchina.
Tombe Saadiane
Questa necropoli reale risale all'epoca della dinastia Saadiana, in particolare al regno di Ahmad al-Mansur (1578-1603). Considerata da molti storici dell'arte il punto culminante dell'architettura marocchina del periodo saadiano per le sue decorazioni lussuose, include la Camera delle Dodici Colonne, dove riposa lo stesso al-Mansur. Sigillata da Moulay Ismail nel XVII secolo, fu riscoperta solo nel 1917.
Museo di Marrakech
Situato nell'ex Palazzo Dar Mnebhi, questo museo ospita una collezione diversificata di oggetti d'arte tradizionali provenienti da diverse regioni del Marocco. La struttura stessa, un palazzo del primo Novecento costruito da Mehdi al-Mnebhi, ministro della guerra sotto il sultano Moulay Abdelaziz, è un'opera d'arte con il suo magnifico patio centrale e le sale riccamente decorate.