Giardini Majorelle: Storia e Magia del Paradiso Blu

I Giardini Majorelle, con il loro iconico blu vibrante, attirano quasi 600.000 visitatori ogni anno, diventando una delle destinazioni turistiche più popolari di Marrakech. Questo paradiso botanico non è solo un giardino, ma un'opera d'arte vivente creata dal pittore Jacques Majorelle nel 1931 e aperta al pubblico nel 1947.


Situati in Rue Yves Saint Laurent a Marrakech, questi giardini rappresentano un affascinante connubio tra architettura moresca e design berbero. Infatti, ospitano oltre 300 varietà di piante, tra cui cactus, bambù e palme, molte delle quali furono portate dallo stesso Majorelle durante i suoi viaggi. Inoltre, i Giardini Majorelle non sono solo un'oasi di bellezza naturale, ma anche un centro culturale che comprende il Museo Yves Saint Laurent, dove sono conservati circa 5.000 capi d'abbigliamento, 50.000 schizzi e 15.000 accessori delle collezioni del famoso stilista.


Per chi desidera immergersi in questo angolo di paradiso, i giardini sono aperti tutti i giorni dalle 8:00 alle 18:30, con un biglietto d'ingresso di circa 14 euro. Questa guida esplorerà la storia affascinante, i colori vivaci e i tesori nascosti che rendono i Giardini Majorelle un'esperienza imperdibile per chiunque visiti Marrakech.

 

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Indice dei contenuti:

Un giardino tra arte e natura

Nel cuore di Marrakech, un'opera d'arte si fonde armoniosamente con la natura. Creato dalle mani di un pittore e l'anima di un botanico, il Jardin Majorelle rappresenta un esempio straordinario di come arte e natura possano dialogare, creando un luogo di pace e ispirazione senza tempo.


L'ispirazione artistica di Jacques Majorelle


La storia di questi magnifici giardini inizia nel 1917, quando il pittore francese Jacques Majorelle, figlio di un celebre designer di mobili Art Nouveau, giunse a Marrakech per ragioni di salute. Rapito dalla bellezza della città, nel 1923 acquistò un terreno adiacente a un palmeto, dove iniziò a immaginare il suo paradiso personale. Majorelle concepì questo spazio come "un giardino lussureggiante che fosse un luogo di pace e tranquillità, in cui poter dedicarsi alla pittura".
Nel 1931, affidò all'architetto Paul Sinoir la progettazione di un atelier modernista attorno al quale sarebbe nato un giardino impressionista, descritto come "una cattedrale di forme e colori". Lo studio del pittore divenne il cuore pulsante del giardino, il luogo dove l'arte e la creatività prendevano vita e si diffondevano come linfa in tutto lo spazio circostante.


L'influenza della botanica sul design


Oltre alla sua vocazione artistica, Jacques Majorelle nutriva una profonda passione per la botanica. Durante i successivi 40 anni, arricchì il suo giardino con piante provenienti dai cinque continenti, creando una straordinaria collezione che oggi comprende oltre 300 specie botaniche.
Infatti, dietro alla creazione del giardino c'era la volontà di unire il suo immenso amore per la botanica a quello per la cultura islamica. L'ispirazione ai giardini marocchini e all'arte islamica è evidente: il parco è recintato da mura e al centro si trova l'elemento dell'acqua, come richiedono le prescrizioni del Corano per il Giardino Islamico.


Il ruolo del colore nel paesaggio


Ciò che rende davvero unico questo giardino è il famoso "Blu Majorelle". Nel 1937, su consiglio dell'architetto Paul Sinoir, l'artista dipinse le pareti della villa e la cinta del giardino con questo blu oltremare intenso. Questo colore, al contempo intenso e chiaro, ha radici antiche: affonda la sua origine in un'antica tradizione mesopotamica e deriva dai lapislazzuli afgani, gli stessi usati per decorare la maschera funeraria di Tutankhamen.


Oltre al blu, nel giardino spiccano altri colori primari: il giallo di alcuni dettagli della villa e il rosso della pavimentazione. La scelta dei colori primari non fu casuale, ma legata alle doti artistiche del proprietario. Jacques Majorelle stesso dichiarò: "Questo giardino è un compito epocale, al quale mi dedico interamente. Mi ci vorranno gli ultimi anni e cadrò, esausto, sotto i suoi rami, dopo avergli dato tutto il mio amore".

 

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Il fascino senza tempo del blu Majorelle

Un colore può diventare l'anima di un luogo? Nel caso dei Giardini Majorelle, la risposta è indubbiamente sì. Quella particolare tonalità di blu intenso che caratterizza questo paradiso botanico non è solo un elemento decorativo, ma rappresenta l'essenza stessa del giardino, rendendolo riconoscibile in tutto il mondo.


Origine e significato del colore


Nel 1937, Jacques Majorelle creò il suo blu distintivo, un blu oltremare/cobalto al tempo stesso intenso e chiaro, con cui dipinse le pareti della sua villa e le strutture del giardino. Questa tonalità unica non fu un'invenzione casuale, ma nacque da una profonda ispirazione artistica. Infatti, Majorelle rimase folgorato da questa tonalità fredda e intensa che aveva osservato nei villaggi berberi e alla kasbah di Marrakesh durante i suoi viaggi in Africa.


Il blu Majorelle affonda le sue radici nella tradizione locale. Questo colore veniva e viene tuttora usato nelle povere dimore berbere dell'Atlante per incorniciare finestre e facciate delle case in terra rossa cruda. Attraverso questa scelta cromatica, l'artista non solo creò un elemento distintivo, ma stabilì anche un legame profondo con la cultura locale che tanto lo aveva affascinato.


Come il blu definisce l'identità del giardino


Questo blu vibrante è diventato talmente caratteristico che ora è universalmente conosciuto come "Blu Majorelle". L'elemento innovativo che donò al giardino il suo carattere di unicità fu proprio questo colore, creando un filo conduttore che armonizzava la varietà di stili architettonici e di specie vegetali.


Il genio di Majorelle si espresse nell'accostamento di questo blu dominante con "pennellate" di giallo intenso - vasi di ceramica, cornici di finestre - combinando due colori "impossibili" per la tavolozza della natura e in netto contrasto con il verde degli alberi e degli arbusti. Questo contrasto sorprendente con il verde lussureggiante delle piante e l'azzurro del cielo crea uno spettacolo visivo che cattura immediatamente l'immaginazione.


Yves Saint Laurent, che in seguito acquistò i giardini, dichiarò: "Per molti anni ho trovato nel giardino di Majorelle una fonte inesauribile di ispirazione e ho spesso sognato i suoi colori unici". L'influenza del Blu Majorelle ha superato i confini del giardino, ispirando stilisti e artisti di tutto il mondo, diventando simbolo di creatività ed esotismo.

Un viaggio tra cultura e creatività

Oltre alla bellezza botanica, i Giardini Majorelle ospitano importanti tesori culturali che rendono questa oasi un vero centro di arte e tradizione marocchina.


Il Museo Berbero e la cultura marocchina


Nell'angolo nord-est del giardino, nell'ex studio di pittura di Jacques Majorelle, si trova il Museo Berbero, inaugurato nel 2011 sotto il patrocinio di Sua Maestà il Re Mohammed VI. La facciata blu cobalto dell'edificio cattura immediatamente l'attenzione dei visitatori. All'interno, il museo presenta un'impressionante collezione di oltre 600 oggetti raccolti da Pierre Bergé e Yves Saint Laurent, che testimoniano la ricchezza e la diversità della cultura berbera, la più antica del Nord Africa. Il percorso espositivo si articola in quattro spazi tematici distinti: un'introduzione alla comunità berbera, l'artigianato, i gioielli e il tessile.


Il Museo Yves Saint Laurent e la moda


A pochi passi dal Jardin Majorelle sorge il Museo Yves Saint Laurent, inaugurato nel 2017. Progettato dallo Studio KO, l'edificio riflette sia la modernità che le tradizioni architettoniche marocchine. "Marrakech mi ha insegnato il colore", disse una volta Saint Laurent. "Prima di Marrakech, tutto era nero". Il museo ospita una vasta collezione di circa 5.000 abiti, 50.000 bozzetti e 15.000 accessori che raccontano il percorso creativo dello stilista, dalla sua prima collezione nel 1962 all'ultima sfilata nel 2002.


La Boutique: artigianato e design locale


Situata nel cuore del giardino, la Boutique Majorelle offre prodotti realizzati a mano dai migliori artigiani marocchini. Qui non si trovano semplici souvenir, ma autentici pezzi d'arte che riflettono il savoir-faire della cultura berbera e araba. La linea di prodotti rende omaggio a Yves Saint Laurent, spesso mostrando colori, motivi ed elementi che lui amava, come fiori e serpenti. Ogni acquisto sostiene direttamente gli artigiani tradizionali marocchini.


Il Café Majorelle: pausa tra i colori


Dopo l'intensa esperienza di visita, il Café Majorelle offre un momento di relax all'ombra della vegetazione lussureggiante. In questo spazio all'aperto, circondati dal verde, i visitatori possono degustare le prelibatezze tipiche della cucina marocchina. Dal tajine agli spiedini di agnello, dallo zaaluk al tradizionale tè alla menta, estremamente dissetante e consigliato per combattere il caldo, il caffè è il luogo ideale per una pausa rigenerante tra i colori vivaci del giardino.

 

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Organizza la tua visita ai Giardini Majorelle

Pianificare una visita ai Giardini Majorelle richiede qualche informazione pratica per godersi al meglio questa meraviglia di Marrakech. Ecco tutto ciò che devi sapere prima di partire.


Orari e stagionalità


I Giardini Majorelle sono aperti tutti i giorni dell'anno dalle 8:00 alle 18:30, con ultimo ingresso alle 18:00. Il Museo Berbero segue orari simili, aprendo dalle 8:30 alle 18:00, con ultimo ingresso alle 17:30. Tuttavia, durante il periodo del Ramadan, gli orari possono variare, con apertura posticipata alle 9:00 e chiusura anticipata alle 17:00. Il tempo medio di visita è stimato tra le due e le tre ore, quindi pianifica la tua giornata di conseguenza.


Prezzi e biglietti combinati


È fondamentale sapere che i biglietti sono acquistabili esclusivamente online sul sito ufficiale. Non esistono biglietterie in loco, quindi è consigliabile prenotare con anticipo. Il biglietto base per il solo giardino costa 155 Dirham (circa 14€). Esistono diverse opzioni di biglietti combinati:

  • Giardino + Museo Berbero: 210 Dirham (circa 19€)
  • Giardino + Museo Berbero + Museo Yves Saint Laurent: 315 Dirham (circa 29€)


I bambini fino a 10 anni entrano gratuitamente se accompagnati da un adulto.


Come raggiungere i giardini da Marrakech


I Giardini Majorelle si trovano in Rue Yves Saint Laurent, nel quartiere Gueliz, fuori dalla Medina. La distanza dal centro di Marrakech è di circa 4259 metri. Le opzioni per raggiungerli sono:

  • Taxi: il modo più comodo e rapido, con un costo tra 2-4€ e una durata di circa 1 minuto. Alcune compagnie consigliate sono Taxi Verts (+212 524409494) e Red Kech Travel.
  • A piedi: una piacevole passeggiata di circa 30 minuti dalla Medina, che permette di scoprire angoli interessanti della città.


Consigli per evitare la folla


Prima di tutto, visita i giardini nelle prime ore del mattino, appena aprono alle 8:00. Questo non solo ti permetterà di evitare le folle, ma offre anche la migliore luce per le fotografie. Inoltre, è assolutamente consigliabile acquistare i biglietti online con largo anticipo, soprattutto durante l'alta stagione, quando le disponibilità esauriscono rapidamente. Infine, considera che durante le stagioni di punta potrebbero esserci attese più lunghe a causa dell'elevato numero di visitatori.

Un'esperienza indimenticabile tra arte, natura e cultura

I Giardini Majorelle rappresentano indubbiamente un tesoro imperdibile per chiunque visiti Marrakech. Questo paradiso botanico, nato dalla visione artistica di Jacques Majorelle e successivamente salvato dalla passione di Yves Saint Laurent, offre un'esperienza che va ben oltre la semplice visita a un giardino.


La storia affascinante del luogo, iniziata nel 1923 e proseguita attraverso decenni di amorevole cura, racconta una passione senza confini per l'arte e la botanica. Certamente, l'iconico "Blu Majorelle" costituisce l'anima vibrante di questo spazio, creando contrasti mozzafiato con la vegetazione lussureggiante e collegando tradizioni berbere a visioni artistiche moderne.


Oltre alla bellezza naturale, i visitatori possono esplorare il ricco patrimonio culturale nei musei adiacenti. Il Museo Berbero custodisce preziosi manufatti che raccontano la storia della popolazione più antica del Nord Africa, mentre il Museo Yves Saint Laurent celebra il genio creativo dello stilista francese profondamente innamorato di Marrakech.


Durante la visita, vale la pena prendersi il tempo necessario per assaporare ogni angolo di questo giardino straordinario. Quindi, pianificate con anticipo acquistando i biglietti online e, se possibile, arrivate nelle prime ore del mattino per godere della magia del luogo nella luce più suggestiva e con meno visitatori.


Al termine della visita, vi ritroverete arricchiti da un'esperienza che stimola tutti i sensi: gli occhi saranno colmi di colori vibranti, le orecchie accarezzate dal suono dell'acqua nelle fontane, il naso inebriato dai profumi esotici delle piante, mentre il gusto e il tatto potranno essere appagati con una sosta al Café Majorelle.


I Giardini Majorelle non sono soltanto un'attrazione turistica, bensì un luogo dove arte, natura e cultura si fondono in perfetta armonia, creando uno spazio magico che rimarrà impresso nella memoria di chi ha avuto la fortuna di visitarlo. Questa oasi blu nel cuore rosso di Marrakech continua a incantare e ispirare, proprio come desiderava il suo creatore quasi un secolo fa.

 

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FAQs

Q1. Quanto costa visitare i Giardini Majorelle? Il biglietto base per l'ingresso ai Giardini Majorelle costa 155 Dirham (circa 14€). Sono disponibili anche biglietti combinati che includono l'accesso al Museo Berbero e al Museo Yves Saint Laurent a prezzi maggiorati.


Q2. Qual è l'origine del famoso "Blu Majorelle"? Il "Blu Majorelle" è una tonalità di blu oltremare/cobalto creata nel 1937 da Jacques Majorelle. Si ispira ai colori osservati nei villaggi berberi e nella kasbah di Marrakesh, ed è diventato l'elemento distintivo dei giardini.


Q3. Quanto tempo è consigliato per visitare i Giardini Majorelle? Il tempo medio di visita è stimato tra le due e le tre ore. Questo permette di esplorare con calma i giardini, il Museo Berbero e, eventualmente, il vicino Museo Yves Saint Laurent.


Q4. Come posso evitare la folla durante la visita? Per evitare la folla, è consigliabile visitare i giardini nelle prime ore del mattino, appena aprono alle 8:00. Inoltre, è importante acquistare i biglietti online con largo anticipo, soprattutto durante l'alta stagione.


Q5. Cosa offrono i Giardini Majorelle oltre alla bellezza botanica? Oltre ai giardini, il complesso ospita il Museo Berbero, che espone una ricca collezione di artefatti della cultura berbera, e il vicino Museo Yves Saint Laurent, dedicato al famoso stilista. C'è anche una boutique che vende artigianato locale e un café per gustare specialità marocchine.