Quartiere Habous: Il Cuore Autentico di Casablanca

Il quartiere Habous rappresenta una straordinaria fusione di architettura tradizionale marocchina e stile europeo moderno, creando un'atmosfera unica nel cuore di Casablanca. Costruito negli anni '30 dai francesi per risolvere la carenza di alloggi nella città, questo affascinante distretto si trova a circa 1 km a sud-est del centro cittadino.


Conosciuto anche come la "Nuova Medina" o "ville nouvelle", il quartiere Habous Casablanca fu sviluppato sotto la guida di architetti francesi durante il boom economico degli anni '20. Infatti, l'intera area riflette perfettamente l'incontro tra due culture, offrendo ai visitatori un'esperienza autentica e ricca di storia.


Tra le attrazioni più notevoli del quartiere si trovano la Mahkama du Pacha, un edificio imponente costruito nel 1948 con 60 stanze in puro stile ispano-moresco, e la chiesa di Notre Dame de Lourdes, una delle poche chiese in Marocco, caratterizzata da straordinarie vetrate colorate create da Gabriel Loire. Inoltre, i vivaci souk del quartiere, come il Souk delle olive e i mercati di artigiani dell'ottone, tessuti e pellami, rendono Habous un luogo imperdibile per chi desidera scoprire l'anima più autentica di Casablanca.

 

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Indice dei contenuti:

Un quartiere tra storia e modernità

La nascita del quartiere Habous risale ai primi anni del protettorato francese in Marocco, segnando un capitolo affascinante nella storia urbana di Casablanca.


Perché fu costruito Habous


Il quartiere Habous venne edificato a partire dal 1916, quando il generale Lyautey e il suo urbanista Henri Prost decisero di costruire una "nouvelle ville indigène" (nuova città indigena) a est del nuovo centro di Casablanca, vicino al palazzo del sultano. Questo progetto nacque dalla necessità di ospitare numerosi migranti e famiglie di commercianti provenienti da altre regioni del Marocco che affluivano in città.


Lo sviluppo del quartiere avvenne principalmente negli anni '20 e '30, in parte a causa della politica di Lyautey che prevedeva la separazione delle aree residenziali tra marocchini ed europei. Questa zona fu concepita per decongestionare la vecchia medina, ormai satura e incapace di accogliere la nuova popolazione attratta da una città in pieno sviluppo.
Il significato del termine 'Habous'


Il nome del quartiere deriva dalla parola araba "ḥubous" (حُبوس) o "aḥbās" (أَحْباس), plurale di "ḥabs" (حَبْس), che indica una donazione immobiliare caritatevole a scopi religiosi islamici o benefici, equivalente al "waqf" (وَقْف) nel Medio Oriente. Secondo la giurisprudenza Maliki, un habous familiare può essere istituito su proprietà "la cui utilizzazione non comporterà la sua dissipazione o consumo".


La storia del terreno su cui sorge il quartiere è particolarmente interessante. Un commerciante ebreo marocchino di nome Haim Ben-Dahan, mercante di cereali e finanziere, donò il terreno al sultano. Tuttavia, poiché non era accettabile che un dono di terra provenisse da un ebreo al sultano, venne istituita un'amministrazione delle proprietà religiose, diventata oggi il Ministero degli Habous e degli Affari Islamici, per ricevere e amministrare il terreno.


L'evoluzione urbanistica del quartiere


I piani del quartiere furono inizialmente progettati nel 1917 da Albert Laprade, assistente di Henri Prost, e successivamente da Auguste Cadet ed Edmond Brion. Il quartiere Habous fu costruito in fasi, tra il 1917 e il 1947, con particolare interesse per la fase iniziale.


All'inizio, il quartiere era diviso in quattro lotti: il primo destinato al palazzo del Sultano, il secondo per il personale del palazzo nel Derb Sidna, il terzo per il ciambellano nel Derb Hajib Sidna, e il quarto riservato ai musulmani marocchini, che copriva nove ettari.


Il distretto ospitava 3.000 abitanti in 257 case, 58 negozi, un kissaria con 80 botteghe, un grande hammam, una grande moschea, un funduq, una scuola coranica, un panificio, un mulino e un caffè moresco. Gli architetti cercarono di bilanciare lo spirito tradizionale delle medine con l'architettura moderna del ventesimo secolo, non replicando esattamente il vecchio modello, ma riappropriandosi dei principi fondamentali adattati a un contesto più contemporaneo che privilegia l'igiene.


Con le sue influenze provenzali, Habous si presenta oggi come un'autentica cittadella piena di arcate, strade pedonali e piazze ariose e accoglienti, costituendo un elemento distintivo che distingue Casablanca dalle altre città nordafricane.

 

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Luoghi simbolo del quartiere Habous

Nel cuore del quartiere Habous si ergono monumenti che raccontano la storia di Casablanca, testimoni di un passato ricco e variegato.

 

Mahkama du Pacha


La Mahkama du Pacha, edificio amministrativo costruito tra il 1941 e il 1942, rappresenta un capolavoro dell'architettura mauro-andalusa. Progettata dall'architetto francese Auguste Cadet, questa struttura monumentale fu voluta dal pascià di Casablanca, At-Tayyib Al-Moqri, nel gennaio 1930. Infatti, la Mahkama ha servito nel tempo come tribunale civile, residenza del pascià, sala di ricevimento parlamentare e persino come carcere.


Ciò che rende questo edificio straordinario è la sua costruzione tradizionale, mattone dopo mattone, dovuta alla carenza di materiali moderni durante la Seconda Guerra Mondiale. All'interno, i visitatori possono ammirare cortili decorati in stile andaluso che ricordano il famoso Cortile dei Leoni dell'Alhambra di Granada, insieme a elaborate decorazioni in zellige, stucchi e legno di cedro intagliato.


Chiesa di Notre Dame de Lourdes


Costruita nel 1954 dall'architetto Achille Dangleterre e dall'ingegnere Gaston Zimmer, la Chiesa di Notre Dame de Lourdes rappresenta un notevole esempio di architettura modernista europea. La caratteristica più impressionante di questo edificio cattolico è senza dubbio la parete di vetrate colorate, opera del rinomato artista Gabriel Loire, che copre una superficie di oltre 800 metri quadrati.


L'esterno è dominato da un imponente "cappuccio" di cemento che si eleva sopra gli ingressi della chiesa, completato da un piccolo crocifisso sulla sommità. Nonostante il Marocco sia un paese a maggioranza musulmana, la chiesa testimonia la tolleranza religiosa e la presenza di circa 20.000 cattolici nel paese.


Moschea Moulay Yousef


Inaugurata nel 1923 e intitolata al sultano che le diede il nome, la Moschea Moulay Yousef si trova nel cuore del quartiere Habous. Fortemente influenzata dal design Almohade, presenta un minareto quadrangolare che ricorda quello della Koutoubia di Marrakech, costruito da Yacoub el-Mansour nel 1196. Come tutte le moschee della città, il momento di maggiore affluenza è il venerdì, e l'accesso è riservato ai fedeli musulmani.


Palazzo Reale


Il Palazzo Reale di Casablanca, costruito negli anni '20 durante il Protettorato francese, si trova vicino alla Mahkama du Pacha. Sebbene non sia aperto al pubblico, vale la pena visitarne l'esterno per ammirare l'imponente porta principale, un grande portico con tre archi a ferro di cavallo decorati con le caratteristiche forme geometriche e arabeschi. Il palazzo serve come residenza ufficiale del Re del Marocco durante le sue visite alla città.

Vivere il quartiere come un locale

Passeggiare per il quartiere Habous significa immergersi in un'autentica esperienza marocchina, dove profumi, colori e sapori creano un mosaico sensoriale indimenticabile.


Comprare spezie e olive al souk


Il Grande Mercato delle Olive (Le Grand Marche Des Olives du Habous) rappresenta il cuore pulsante del quartiere Habous. Qui, i visitatori possono perdersi tra barili blu colmi di olive di ogni varietà: marinate con aglio, spezie, peperoncini, rosmarino o timo. I venditori locali, come Abdullah, permettono ai visitatori di assaggiare diverse varietà prima dell'acquisto. Un chilo di olive costa tra 20 e 30 dirham (circa 1,91-3 euro), un prezzo davvero conveniente considerando che il Marocco è tra i maggiori produttori mondiali di olive. Inoltre, nel souk si trovano anche pepe in grani, pasta di harissa piccante e limoni in salamoia.


Scoprire i maestri artigiani della pelle e dell'ottone


Attraversando i vicoli del quartiere, si incontrano abili artigiani che preservano antiche tecniche di lavorazione. I maestri della pelle creano borse, scarpe (babouches), cinture e portafogli con metodi tradizionali tramandati da generazioni. Altrettanto affascinanti sono i venditori di ottone nel Bazar Habous, dove si possono ammirare lanterne finemente lavorate e servizi da tè decorati con motivi geometrici tipici. Questi oggetti non sono semplici souvenir, ma testimonianze di un'arte che continua a prosperare nel cuore di Casablanca.


Fermarsi in una panetteria o caffetteria tipica


Nessuna visita al quartiere Habous è completa senza una sosta alla Pâtisserie Bennis Habous, storica pasticceria familiare attiva dal 1930. Questo gioiello culinario è celebre per i suoi cornes de gazelle (kaab el ghazal), deliziosi dolcetti a forma di mezzaluna ripieni di pasta di mandorle profumata all'acqua di fiori d'arancio. L'esperienza di attendere in fila, chiacchierare con i locali e assaggiare i campioni offerti è parte integrante del fascino di questo luogo. La pasticceria, ora gestita dalla quarta generazione della famiglia Bennis, rappresenta perfettamente l'incontro tra tradizione e qualità che caratterizza l'intera esperienza nel quartiere Habous.

 

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Consigli pratici per la visita

Per godersi appieno il fascino del quartiere Habous, ecco alcuni consigli pratici che renderanno la vostra visita più piacevole e senza intoppi.


Quando visitare il quartiere


I negozi e i mercati di Habous sono generalmente aperti durante il giorno, con orari variabili in base all'attività commerciale. Per vivere il quartiere nel suo momento migliore, è consigliabile visitare i mercati nelle prime ore del mattino, quando l'atmosfera è più autentica e i prodotti sono più freschi. In particolare, il quartiere si anima maggiormente durante i giorni feriali, mentre il venerdì è il giorno di maggiore affluenza alle moschee.


Come arrivare e muoversi


Il quartiere Habous è facilmente accessibile con diversi mezzi di trasporto. In autobus, le linee 22 e 23 dal centro città vi porteranno direttamente alla fermata Habous. Inoltre, il quartiere è servito dalle linee tranviarie T2 e T3, con la T3 che inizia il servizio alle 5:51 del mattino e la T2 che termina alle 23:02. Per chi preferisce il treno, la linea TNR effettua fermate vicino al quartiere dalle 7:10 alle 21:03. I taxi rappresentano un'altra comoda opzione, mentre alcune zone del quartiere sono raggiungibili anche a piedi dal centro città.


Sicurezza e atmosfera diurna


Il quartiere Habous è generalmente considerato sicuro per i turisti, soprattutto durante le ore diurne. Si tratta di una zona tranquilla e piacevole dove passeggiare, con molte librerie, boutique e piccoli caffè all'ombra. A differenza di altre medine più antiche e labirintiche come quelle di Marrakech e Fez, i venditori qui sono più rilassati e raramente insistenti. Per maggiore sicurezza, è comunque consigliabile tenere gli oggetti di valore al sicuro e prestare attenzione nelle aree affollate, dove potrebbero operare borseggiatori.


Dove mangiare e dormire


Per un'autentica esperienza culinaria, il Resto Zayna offre deliziosi piatti marocchini in un'atmosfera tradizionale, con musicisti che allietano i pranzi. Il ristorante prende il nome dalla nonna della proprietaria, che le ha insegnato tutto sulla cucina marocchina. Per i dolci, la storica Patisserie Bennis Habous, risalente agli anni '30, è famosa per i suoi sublimi Kaab El hazal (Corna di Gazzella). Per quanto riguarda l'alloggio, sebbene non ci siano molti hotel direttamente nel quartiere Habous, Casablanca offre numerose opzioni in zone vicine, come l'elegante quartiere Anfa o lungo la Corniche.

Un quartiere che incanta tutti i sensi

Quartiere Habous rappresenta indubbiamente un tesoro nascosto di Casablanca, un luogo dove storia, cultura e tradizione si fondono armoniosamente. La sua architettura unica, frutto dell'incontro tra stile marocchino tradizionale e influenze francesi, offre ai visitatori un'esperienza autentica difficile da trovare altrove.


Passeggiare tra i vicoli di Habous significa fare un viaggio nel tempo. Da una parte, gli edifici storici come la maestosa Mahkama du Pacha e la Moschea Moulay Yousef raccontano storie di un passato glorioso. Dall'altra, l'atmosfera vivace dei souk e il profumo invitante delle pasticcerie tradizionali testimoniano una cultura ancora pulsante e vibrante.


Gli amanti dello shopping troveranno sicuramente soddisfazione tra i numerosi artigiani del quartiere. Infatti, i maestri della pelle e dell'ottone continuano a preservare tecniche antiche, creando pezzi unici che rappresentano perfettamente l'essenza del Marocco.


La visita al quartiere risulta ancora più piacevole seguendo alcuni semplici consigli. Prima di tutto, le prime ore del mattino offrono un'atmosfera più autentica e tranquilla. Inoltre, assaggiare i dolci tradizionali della storica Pâtisserie Bennis Habous diventa un momento imperdibile del viaggio.


Certamente, Quartiere Habous non è solo un luogo da visitare, ma un'esperienza da vivere con tutti i sensi. I colori vivaci delle spezie, il profumo delle olive e dei dolci appena sfornati, il suono melodioso della lingua araba e il sapore dell'autentica cucina marocchina creano ricordi indelebili.
Questo straordinario angolo di Casablanca, quindi, merita di essere esplorato con calma, lasciandosi trasportare dal suo fascino senza tempo. Gli edifici storici, i mercati vivaci e l'atmosfera accogliente fanno di Habous un luogo dove tradizione e modernità convivono in perfetta armonia, regalando ai visitatori un assaggio autentico dell'anima più vera del Marocco.

 

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FAQs

Q1. Quali sono i principali punti di interesse nel quartiere Habous di Casablanca? I luoghi più importanti da visitare nel quartiere Habous includono la Mahkama du Pacha, un imponente edificio amministrativo in stile mauro-andaluso, la Chiesa di Notre Dame de Lourdes con le sue straordinarie vetrate colorate, la Moschea Moulay Yousef e il Palazzo Reale.


Q2. Dove posso trovare i migliori prodotti locali nel quartiere Habous? Il Grande Mercato delle Olive è il luogo ideale per acquistare olive di diverse varietà e spezie tipiche. Inoltre, nei vicoli del quartiere si possono trovare artigiani specializzati nella lavorazione della pelle e dell'ottone, che offrono prodotti tradizionali di alta qualità.


Q3. Qual è il miglior momento della giornata per visitare il quartiere Habous? Le prime ore del mattino sono ideali per visitare il quartiere Habous. In questo momento della giornata l'atmosfera è più autentica, i mercati sono più vivaci e i prodotti sono più freschi. Inoltre, il quartiere è generalmente più tranquillo e piacevole da esplorare.


Q4. Ci sono ristoranti o pasticcerie tipiche da provare nel quartiere Habous? Assolutamente sì. La Pâtisserie Bennis Habous, attiva dal 1930, è famosa per i suoi deliziosi dolci tradizionali come i cornes de gazelle. Per un pasto completo, il Resto Zayna offre autentici piatti marocchini in un'atmosfera tradizionale con musica dal vivo.


Q5. Come posso raggiungere il quartiere Habous? Il quartiere Habous è facilmente accessibile con i mezzi pubblici. Potete prendere gli autobus 22 o 23 dal centro città, oppure utilizzare le linee tranviarie T2 e T3. In alternativa, i taxi sono un'opzione comoda e alcune zone del quartiere sono raggiungibili a piedi dal centro di Casablanca.