la Medersa Bou Inania: La Perla Architettonica di Fès

La Medersa Bou Inania, inaugurata nel 1350, rappresenta una delle più importanti scuole coraniche di Fès, trasformata miracolosamente da una discarica in un gioiello architettonico. Questo straordinario edificio fu costruito per volontà del Sultano merinide Abou 'Inan Faris, che ne commissionò la realizzazione tra il 1350 e il 1357.


Ciò che rende la Medersa Bou Inania di Fès, Marocco, veramente unica è il suo status eccezionale: è infatti l'unica moschea in Marocco ospitata all'interno di una medersa. Con i suoi circa 1500 metri quadrati di superficie totale, questo capolavoro dell'architettura merinide incanta i visitatori con elaborati lavori in stucco, legno di cedro intagliato e colorati mosaici geometrici. Inoltre, è l'unica medersa di Fès dotata di un minareto, caratteristicamente rivestito di piastrelle verdi, colore simbolo dell'Islam. Attraverso questa esplorazione, scopriremo tutti gli aspetti che rendono questo monumento una vera perla architettonica del Marocco.

 

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Indice dei contenuti:

La storia della Medersa Bou Inania

Nel cuore di Fès, la Medersa Bou Inania si erge come testimonianza della grandezza della dinastia merinide. L'iscrizione di fondazione all'interno della sala di preghiera indica che la costruzione iniziò il 28 dicembre 1350 (28 Ramadan 751 AH) e terminò nel 1355 (756 AH).


La fondazione da parte del sultano Abou Inan Faris


La Medersa prende il nome dal suo fondatore, il sultano merinide Faris ibn Ali Abu Inan al-Mutawakkil, conosciuto semplicemente come Abou Inan. Originariamente chiamata "Madrasa al-Muttawakkiliya", col tempo ha mantenuto il nome del suo creatore. Abou Inan, salito al trono nel 1348 dopo essersi ribellato contro suo padre, il sultano Abu al-Hasan, governò durante un periodo di relativa prosperità per lo stato marocchino. Purtroppo, il suo regno fu breve: venne assassinato dal suo visir il 10 gennaio 1358, all'età di soli 31 anni, segnando l'inizio del declino definitivo della dinastia.


Il contesto storico della dinastia merinide


I Merinidi furono prolifici costruttori di madrase, istituzioni originarie dell'Iran nord-orientale che si diffusero progressivamente verso occidente. Queste strutture servivano a formare studiosi islamici, particolarmente nella giurisprudenza islamica (fiqh). Dopo aver stabilito il loro potere a Fès, i Merinidi insistettero nell'assumere il controllo diretto delle nomine degli ufficiali responsabili delle istituzioni religiose e nella gestione delle donazioni waqf (o habus) che finanziavano moschee e madrase.


Per i Merinidi, le madrase giocavano un ruolo fondamentale nel rafforzare la legittimità politica della dinastia. Attraverso questo patrocinio, incoraggiavano la lealtà delle élite religiose di Fès, notoriamente indipendenti, e si presentavano alla popolazione come protettori e promotori dell'Islam sunnita ortodosso. Inoltre, queste strutture formavano studiosi ed élite che gestivano la burocrazia statale.


Perché fu costruita: tra religione e redenzione


Esistono diverse storie sulla creazione della medersa. Una leggenda narra che Abou Inan, sentendosi in colpa per il violento rovesciamento di suo padre, riunì studiosi religiosi chiedendo consiglio su come redimersi e cercare il perdono di Allah. Gli consigliarono di scegliere un'area nella città alta che fungeva da discarica, trasformandola in un luogo di apprendimento religioso; purificando e migliorando una parte della città, avrebbe fatto lo stesso con la sua coscienza.


Il progetto di costruzione fu straordinariamente costoso data la scala e la sontuosità dell'edificio. Un aneddoto racconta che il sultano, vedendo il costo totale presentatogli dai supervisori nervosi, strappò il libro contabile gettandolo nel fiume Fès, proclamando: "Ciò che è bello non è costoso, non importa quanto grande sia la somma". Questo gesto dimostra l'importanza che il sultano attribuiva alla bellezza e alla grandiosità della sua opera, destinata a diventare un simbolo duraturo del suo regno e della dinastia merinide.

 

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Un capolavoro di architettura islamica

L'eccezionale bellezza della Medersa Bou Inania risiede nella sua ricca decorazione, considerata l'apice dell'architettura merinide. Ogni angolo dell'edificio rivela un'incredibile attenzione ai dettagli, creando un'armoniosa fusione di diversi elementi decorativi.


Decorazioni in stucco e legno intagliato


Le pareti della medersa sono adornate con stucchi finemente intagliati che presentano una varietà armoniosa di motivi, tra cui arabeschi, muqarnas (specialmente intorno alle finestre) e motivi geometrici. Questo lavoro di estrema delicatezza è caratteristico dell'architettura merinide, che ha tradotto le tecniche e i materiali palatini nasridi in un contesto religioso. Il legno di cedro intagliato completa magnificamente gli stucchi, principalmente nei soffitti, nelle porte e nelle griglie delle finestre. Ogni centimetro di questo legno è stato meticolosamente scolpito per creare autentiche opere d'arte.


Zelliges e calligrafia coranica


Le pareti inferiori sono ricoperte da elaborati mosaici zellij che formano complessi motivi geometrici in tonalità di verde, blu e bianco. Sopra questi, corre una fascia di piastrelle epigrafiche in stile sgraffito. La calligrafia araba è presente ovunque, particolarmente al centro dei pilastri e intorno alle porte orientali e occidentali, riportando versi coranici eseguiti con precisione e maestria artistica.


Il cortile centrale e la fontana per le abluzioni


Il cuore dell'edificio è un ampio cortile rettangolare pavimentato in marmo, circondato su tre lati da una stretta galleria parzialmente nascosta da schermi in legno tra i pilastri. Al centro si trova una fontana per le abluzioni, ancora funzionante, alimentata direttamente dal fiume Fès. Il cortile è circondato da travi di cedro riccamente ornate ed è la prima area che i visitatori incontrano dopo aver attraversato una piccola sala d'ingresso con una cupola di ispirazione andalusa.


Il minareto rivestito di piastrelle verdi


Una caratteristica distintiva della Medersa Bou Inania è il suo elegante minareto ricoperto di piastrelle verdi, considerato il più raffinato della città. Il colore verde è associato alla città di Fès e simboleggia l'Islam. Questo elemento strutturale ne evidenzia lo status eccezionale come moschea congregazionale, unica tra le madrase marocchine.

Funzioni religiose e scolastiche

A differenza di molte altre madrase in Marocco, la Medersa Bou Inania si distingue per la sua doppia funzione: non solo centro di apprendimento, ma anche luogo di culto a tutti gli effetti.


La sala di preghiera e il mihrab


La sala di preghiera della Medersa Bou Inania è divisa in due file parallele al muro meridionale, separate da un'arcata composta da cinque archi sostenuti da sei colonne in marmo bianco-giallo.

 Al centro della parete sud si trova il mihrab, la nicchia che indica la direzione della Mecca, riccamente decorato e circondato da elaborati intagli in stucco. Particolarmente notevoli sono le colonne in onice che richiamano quelle della Grande Moschea di Cordova. Le pareti superiori sono impreziosite da finestre con griglie in stucco incastonate con vetri colorati, mentre le due navate sono coperte da soffitti in legno con struttura inclinata, tipici dell'architettura marocchina. Nella parte occidentale della sala è presente il bayt al-i'tikaf, una piccola stanza destinata alla preghiera privata o al raccoglimento.


Le sale studio e le stanze degli studenti


Sul lato est e ovest del cortile si trovano due grandi sale quadrate di 5 metri per lato che fungevano da aule. Gli studenti vivevano in piccole stanze dormitorio situate ai piani superiori. La vita di uno studente nella medersa era prestigiosa ma austera: frequentare le lezioni, pregare al piano terra, studiare, mangiare e dormire in piccole celle al piano superiore. Non esistevano spazi comuni come sale da pranzo o sale studio. Le celle degli studenti, pur essendo semplici, offrivano uno spazio per lo studio e la meditazione sugli insegnamenti religiosi ricevuti.


La Medersa come moschea congregazionale


Ciò che rende veramente unica la Medersa Bou Inania è il suo status di moschea congregazionale, l'unica medersa in tutto il Marocco ad aver ottenuto questo titolo. Questo significa che qui veniva tenuta la khutba, il sermone del venerdì, come nelle altre moschee più importanti della città. Infatti, la presenza di un minareto, caratteristica rara per una medersa, sottolinea questo ruolo speciale. La Medersa Bou Inania non solo formava studiosi di diritto islamico (fiqh), teologia e altre scienze religiose, ma rappresentava anche un punto di riferimento spirituale per l'intera comunità del quartiere.

 

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Restauri, accessibilità e curiosità

Attraverso i secoli, la Medersa Bou Inania ha affrontato numerose sfide che hanno minacciato la sua struttura, eppure continua a brillare come uno dei più importanti monumenti di Fès grazie ai numerosi interventi di restauro.


I restauri del XVIII e XX secolo


L'edificio della medersa ha subito vari interventi di restauro, particolarmente dopo un dannoso terremoto avvenuto nel XVII secolo. Durante il regno del sultano alawita Mulay Sliman (1792-1822), intere sezioni murarie furono completamente ricostruite. Nel corso del XX secolo, sono stati effettuati importanti lavori di restauro concentrati sulla struttura portante e sulle decorazioni in stucco, legno e zellij. Il cortile della medersa, interamente pavimentato in marmo con una vasca centrale, è stato oggetto di vari interventi di restauro, con l'ultimo progetto completato nel 2004.


Cosa è visitabile oggi


A differenza di molti altri siti religiosi in Marocco, la Medersa Bou Inania è uno dei pochi luoghi religiosi accessibili anche ai visitatori non musulmani. Nonostante sia ancora utilizzata per scopi religiosi, i turisti possono ammirarla pagando un biglietto d'ingresso di 20 dirham. Attualmente, i visitatori possono esplorare principalmente il cortile interno risalente al XIV secolo, magnificamente restaurato. L'atmosfera all'interno è tranquilla e serena, offrendo un rifugio dalla vivacità delle strade circostanti. Inoltre, il mattino è considerato il momento migliore per la visita, quando il luogo è meno affollato.


La Dar al-Magana: l'orologio ad acqua


Di fronte all'ingresso principale della medersa, sull'altro lato della strada Tal'a Lakbira, si trova la Dar al-Magana (Casa dell'Orologio), un affascinante orologio idraulico. Costruito contemporaneamente alla medersa, questo complesso meccanismo fu completato il 6 maggio 1357. La facciata presenta 13 mensole in legno di cedro finemente intagliate, sopra le quali si trovano dodici finestre ornate da decorazioni in stucco. Originariamente, ogni mensola sosteneva una ciotola di bronzo in cui cadeva una pallina di piombo ogni ora, producendo un suono mentre si aprivano le "porte" della finestra corrispondente. Purtroppo, il meccanismo esatto che operava questo sistema è scomparso e rimane un mistero ancora oggi. Recentemente, nel 2019, l'Agenzia per la Densificazione e la Riabilitazione della Medina di Fès ha annunciato il futuro restauro delle ruote idrauliche che alimentavano l'orologio.

 

Centro di Sapienza e Spiritualità

La Medersa Bou Inania rappresenta indubbiamente un tesoro inestimabile del patrimonio marocchino. Durante i secoli, questo gioiello architettonico ha resistito alle intemperie del tempo, rimanendo un simbolo duraturo della magnificenza della dinastia merinide. Certamente, la sua trasformazione da discarica a capolavoro artistico e religioso dimostra quanto la visione di un sovrano abbia potuto cambiare il volto di una città.


Inoltre, la singolarità della struttura emerge chiaramente attraverso il suo duplice ruolo di centro educativo e luogo di culto, caratteristica che la distingue da tutte le altre mederse del Marocco. Gli squisiti dettagli decorativi – dai minuziosi stucchi alle delicate incisioni in legno di cedro, fino ai vibranti mosaici zellij – testimoniano l'eccellenza artistica raggiunta durante l'epoca merinide.


Nonostante le sfide temporali e naturali affrontate, i numerosi restauri hanno preservato l'essenza originale dell'edificio. Pertanto, la Medersa Bou Inania continua a raccontare una storia di fede, conoscenza e bellezza a chiunque varchi la sua soglia. Chi visita Fès non può assolutamente perdere questo monumento straordinario, dove storia, arte e spiritualità si fondono armoniosamente creando un'esperienza indimenticabile per tutti i sensi.

 

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FAQs

Q1. Qual è l'importanza storica della Medersa Bou Inania? La Medersa Bou Inania, costruita nel XIV secolo, è un capolavoro dell'architettura merinide e l'unica medersa in Marocco che funziona anche come moschea congregazionale. Rappresenta l'apice dell'arte e dell'architettura islamica dell'epoca.


Q2. Quali sono le caratteristiche architettoniche più notevoli della Medersa Bou Inania? Le caratteristiche più notevoli includono gli elaborati stucchi, i mosaici zellij colorati, le incisioni in legno di cedro e il minareto rivestito di piastrelle verdi. Il cortile centrale con la sua fontana per le abluzioni è particolarmente impressionante.


Q3. La Medersa Bou Inania è accessibile ai visitatori non musulmani? Sì, la Medersa Bou Inania è uno dei pochi siti religiosi in Marocco accessibili anche ai non musulmani. I visitatori possono ammirare il cortile interno e le decorazioni pagando un biglietto d'ingresso.


Q4. Cosa rende unica la Medersa Bou Inania rispetto ad altre mederse in Marocco? La Medersa Bou Inania è l'unica medersa in Marocco che funziona anche come moschea congregazionale, con un minareto. Inoltre, la sua ricca decorazione e il suo stato di conservazione la rendono un esempio eccezionale di architettura merinide.


Q5. Cos'è la Dar al-Magana e qual è la sua relazione con la Medersa Bou Inania? La Dar al-Magana è un antico orologio ad acqua situato di fronte alla Medersa Bou Inania. Costruito nello stesso periodo della medersa, questo complesso meccanismo rappresentava un'innovazione tecnologica dell'epoca, anche se il suo funzionamento esatto rimane un mistero.