Il calendario religioso marocchino scandisce il ritmo della vita quotidiana con celebrazioni che uniscono profonda spiritualità e tradizioni secolari. In questo paese a maggioranza musulmana, le feste religiose rappresentano non solo momenti di devozione, ma anche importanti occasioni di condivisione familiare e comunitaria.
Ramadan: significato e impatto sul viaggio
Il Ramadan, nono mese del calendario lunare islamico, è considerato particolarmente sacro poiché, secondo la tradizione, durante questo periodo Dio rivelò i primi versetti del Corano. I fedeli osservano il digiuno dall'alba al tramonto per circa 29-30 giorni all'anno, astenendosi da cibo, bevande, fumo e rapporti sessuali. Nel 2025, il Ramadan inizierà il 1° marzo e terminerà il 29 marzo.
Durante questo mese, il ritmo del Marocco rallenta notevolmente: molti negozi, ristoranti e attrazioni turistiche osservano orari ridotti. Per i visitatori, è consigliabile consumare pasti discretamente, preferibilmente all'interno dei ristoranti, rispettando così la sensibilità di chi digiuna. Tuttavia, nelle zone turistiche come Marrakech e Fes, numerosi locali rimangono aperti per i non musulmani.
Al tramonto, dopo la preghiera del Maghrib, il digiuno viene interrotto con l'Iftar, un momento di grande convivialità. Le strade si animano e le famiglie si riuniscono per condividere datteri, zuppa harira e dolci tradizionali.
Eid al-Fitr: la festa della rottura del digiuno
L'Eid al-Fitr segna la fine del Ramadan ed è una delle celebrazioni più gioiose del calendario islamico. Inizia con una preghiera mattutina nelle moschee, seguita da abbondanti colazioni in famiglia. Le strade si riempiono di persone vestite con abiti nuovi e colorati, mentre i negozi offrono dolci tradizionali come M'hanncha e Kaab El ghazal.
Questa festa, che dura tre giorni, è caratterizzata da visite a parenti e amici, scambi di regali (soprattutto per i bambini) e gesti di riconciliazione. La generosità verso i meno fortunati diventa centrale, incarnando i valori fondamentali dell'Islam: amore, tolleranza e condivisione.
Eid al-Adha: il sacrificio e la solidarietà
L'Eid al-Adha, o "festa del sacrificio", commemora la prova di fede di Ibrahim (Abramo) e la sua volontà di sacrificare il figlio Ismaele per obbedienza a Dio. Considerata la festa più importante del calendario islamico, cade nel decimo giorno del mese di Dhū l-Ḥijja.
La celebrazione inizia con preghiere speciali, seguite dal sacrificio rituale di un animale (ovino, caprino, bovino o camelide) che deve essere fisicamente integro. La carne viene tradizionalmente divisa in tre parti: una per la famiglia, una per amici e vicini, e una per i bisognosi. Nei giorni successivi, vengono preparati piatti elaborati come il Boulfaf (fegato e cuore alla griglia) e la Mrouzia (tagine di agnello con uvetta).
Altre festività religiose: Mawlid e Ashura
Il Mawlid celebra la nascita del profeta Maometto il 12 del mese di Rabi' al-awwal. In Marocco, questa ricorrenza è occasione di preghiere collettive e festeggiamenti familiari.
Ashura, che cade il decimo giorno del mese di Muharram, ha significati diversi nei vari rami dell'Islam. Per i sunniti, predominanti in Marocco, è un giorno facoltativo di digiuno che celebra la salvezza di Mosè durante la sua fuga dall'Egitto.
Queste festività religiose offrono al visitatore un'opportunità unica per immergersi nella cultura marocchina e comprenderne la ricca spiritualità.
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