Attraversare la Valle del Draa significa immergersi in un mondo dove il tempo sembra essersi fermato, un luogo dove la cultura berbera si intreccia con paesaggi mozzafiato creando un'esperienza unica nel suo genere. Questa regione non è solo una meraviglia naturale, ma anche un tesoro culturale che racconta storie millenarie attraverso i suoi abitanti e le loro tradizioni.
La vita nei villaggi della Valle del Draa
I villaggi della Valle del Draa offrono uno spaccato autentico della vita berbera. In questa regione, il 75% della popolazione è di etnia berbera, mentre il 25% è di origine araba. Sebbene spesso vengano chiamati "berberi", è interessante notare che gli abitanti locali preferiscono il termine "Amazigh" per identificarsi.
La vita quotidiana scorre lenta, scandita dai ritmi dell'agricoltura e dalle tradizioni ancestrali. Passeggiando tra i palmeti, si possono incontrare contadini impegnati nella pulizia dei loro piccoli campi e coltivatori di palme che lavorano con dedizione e amore. Sotto l'ombra delle palme da dattero crescono coltivazioni di cereali e ortaggi, creando un sistema agricolo stratificato che sfrutta al massimo ogni centimetro di terra fertile.
Le abitazioni tradizionali, chiamate tighremts, sono antiche case patriarcali dalle spesse mura di argilla e paglia (adobe) che proteggono dal caldo intenso. Nei villaggi fortificati, chiamati ksour, troviamo sempre una moschea, un pozzo comune, un forno per il pane e un responsabile della comunità che funge da saggio e consigliere. Questi insediamenti erano in passato piccole città-stato indipendenti, protette da mura per difendersi dagli attacchi dei nomadi del deserto.
Camminando nei vicoli di questi villaggi, si può notare come gli abitanti si spostino ancora spesso a dorso d'asino, specialmente quando devono trasportare merci pesanti. Qui si parla principalmente il tamazight, la lingua berbera che, nonostante non venga insegnata nelle scuole, si sente alla radio e alla televisione marocchina.
Tradizioni e ospitalità delle comunità locali
L'ospitalità berbera è leggendaria e rappresenta uno degli aspetti più affascinanti di un viaggio nella Valle del Draa. I visitatori vengono accolti calorosamente nelle case, dove possono partecipare alla preparazione di piatti tradizionali come il pane berbero cotto nei forni comuni o la "Medfouna", una tipica pizza berbera cotta sulla sabbia e sulle pietre roventi.
L'artigianato locale costituisce un'importante espressione culturale. Le donne tessono meravigliosi tappeti in lana di cammello, decorati con motivi che raccontano storie di vita quotidiana e tradizioni. I tappeti berberi, sia tessuti che intrecciati, sono caratterizzati da disegni fantasiosi con decorazioni di animali, piante e motivi architettonici ideati dalle tessitrici. Gli uomini, invece, si dedicano principalmente alla lavorazione del metallo e della ceramica, tramandando tecniche antiche di generazione in generazione.
Una tradizione particolare è quella dell'hennè: le donne si dipingono il corpo, soprattutto mani e piedi, con disegni che oltre ad abbellire servono da protezione contro le forze soprannaturali e allontanano i cattivi spiriti. Altrettanto affascinante è la musica berbera, con le famose canzoni di Tassaout che un tempo venivano intonate dalle donne al crepuscolo per richiamare l'attenzione degli uomini che lavoravano fuori dalle valli.
Per chi desidera un'esperienza autentica, è possibile soggiornare nelle kasbah storiche, alcune risalenti al 1500, o in campi tendati nel deserto dove, intorno a un fuoco e degustando il tè tradizionale, si può godere della compagnia delle persone del luogo.
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